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Un anticorpo fluorescente diretto (DFA o dFA), noto anche come “immunofluorescenza diretta”, è un anticorpo che è stato etichettato in un test di anticorpo fluorescente diretto. Il suo nome deriva dal fatto che verifica direttamente la presenza di un antigene con l’anticorpo marcato, a differenza del western blotting, che utilizza un metodo indiretto di rilevazione, dove l’anticorpo primario lega l’antigene bersaglio, con un anticorpo secondario diretto contro il primario, e un tag attaccato all’anticorpo secondario.
Sono disponibili kit commerciali di test DFA, che contengono anticorpi marcati con fluorescenza, progettati per colpire specificamente antigeni unici presenti nei batteri o virus, ma non presenti nei mammiferi (Eucarioti). Questa tecnica può essere utilizzata per determinare rapidamente se un soggetto ha una specifica infezione virale o batterica.
Nel caso dei virus respiratori, molti dei quali hanno sintomi ampi simili, la rilevazione può essere effettuata utilizzando campioni di lavaggio nasale dal soggetto con la sospetta infezione. Anche se è possibile ottenere cellule di spargimento nel tratto respiratorio, è spesso in basso numero, e quindi un metodo alternativo può essere adottato in cui cultura cellulare compatibile può essere esposto a campioni di lavaggio nasale infetto, quindi se il virus è presente può essere coltivato fino a una quantità maggiore, che può quindi dare una lettura positiva o negativa più chiara.
Come per tutti i tipi di microscopia a fluorescenza, è necessario determinare la corretta lunghezza d’onda di assorbimento per eccitare il tag fluoroforo attaccato all’anticorpo e rilevare la fluorescenza emessa, che indica quali cellule sono positive alla presenza del virus o dei batteri da rilevare.
L’immunofluorescenza diretta può essere usata per rilevare depositi di immunoglobuline e proteine del complemento in biopsie di pelle, reni e altri organi. La loro presenza è indicativa di una malattia autoimmune. Quando la pelle non esposta al sole viene testata, un IF diretto positivo (il cosiddetto Lupus band test) è una prova di lupus eritematoso sistemico. L’anticorpo fluorescente diretto può anche essere usato per rilevare le infezioni parassitarie, come è stato sperimentato da Sadun, et al. (1960).