“L’esempio classico è che quando i persiani invasero la Grecia nell’estate del 480 (a.C.) molte delle città-stato greche concordarono di mettere insieme un esercito alleato, ma ebbero molta difficoltà a metterlo insieme perché così tante persone volevano andare alle Olimpiadi. Così, dovettero ritardare la formazione dell’esercito per difendere il paese dai persiani.”
Minaccia di invasione o no, i giochi si svolgevano ogni quattro anni dal 776 a.C. ad almeno il 393 d.C. Tutti i maschi greci liberi potevano partecipare, dai braccianti agli eredi reali, anche se la maggior parte degli olimpionici erano soldati. Le donne non potevano competere e nemmeno partecipare. C’era, tuttavia, una scappatoia a questa regola misogina: i proprietari dei carri, non i cavalieri, erano dichiarati campioni olimpici e chiunque poteva possedere un carro. Kyniska, figlia di un re spartano, ne approfittò, reclamando corone di vittoria nel 396 a.C. e nel 392 a.C.
Nel loro cuore, i Giochi erano una festa religiosa e una buona scusa per i greci di tutto il bacino del Mediterraneo per riunirsi per un barbeque tumultuoso. Nel giorno centrale della festa un gran numero di mucche veniva macellato in onore di Zeus, re degli dei greci – una volta dato un piccolo assaggio, il resto era per il popolo.
Per i primi 250 e più anni tutta l’azione si svolgeva nel santuario di Olimpia, situato nel nord-ovest del Peloponneso. Segnato da ulivi, da cui venivano tagliate le corone di vittoria, e dotato di un altare a Zeus, era un luogo enormemente spaventato.
I giochi duravano ben cinque giorni nel V secolo a.C. e vedevano gare di corsa, salto e lancio, oltre a pugilato, lotta, pankration e corse di carri. Almeno 40.000 spettatori avrebbero riempito lo stadio ogni giorno all’apice della popolarità dei Giochi, nel secondo secolo d.C., con molti altri che vendevano le loro merci all’esterno.
Ma prima, ecco i nostri 10 fatti preferiti per iniziare:
- Tutti gli atleti gareggiavano nudi
- Lottatori e pankration (una sorta di arte marziale mista che combinava la boxe e la lotta) combattevano coperti di olio
- Punizione corporale punizione corporale attendeva i colpevoli di una falsa partenza sulla pista
- C’erano solo due regole nel pankration – niente morsi e niente sgorbi
- I pugili erano invitati ad evitare di attaccare igenitali maschili in mostra
- Non c’erano punti, niente limiti di tempo e niente classificazioni di peso nel pugilato
- Gli atleti degli sport da combattimento dovevano indicare la loro resa alzando l’indice – a volte morivano prima di poterlo fare
- I pugili che non potevano essere separati potevano optare per il klimax, un sistema per cui un pugile riceveva un colpo libero e poi viceversa – il lancio di una moneta decideva chi andava per primo