Civilizzazioni sommerse

Con un approccio unico basato sul rilevamento che utilizza le attrezzature tecniche più sofisticate, Franck Goddio e il suo team, in collaborazione con il Consiglio Supremo delle Antichità Egiziane, sono stati in grado di localizzare, mappare e scavare parti della città di Thonis-Heracleion, che si trova a 6,5 chilometri dalla costa attuale. La città si trova all’interno di un’area di ricerca complessiva di 11 per 15 chilometri nella parte occidentale della baia di Aboukir ad una profondità di circa 10 metri. La ricerca è iniziata nel 1996. Ci sono voluti anni per mappare l’intera area. Le prime scoperte hanno potuto essere fatte nel 2000. Franck Goddio ha trovato informazioni importanti sui punti di riferimento antichi di Thonis-Heracleion, come il grande tempio di Amon e suo figlio Khonsou (Herakles per i greci), i porti che un tempo controllavano tutto il commercio verso l’Egitto, e la vita quotidiana dei suoi abitanti. Ha anche risolto un enigma storico che ha sconcertato gli egittologi nel corso degli anni: il materiale archeologico ha rivelato che Heracleion e Thonis erano in realtà una stessa città con due nomi; Heracleion era il nome della città per i greci e Thonis per gli egiziani.

Come era la città

Gli oggetti recuperati dagli scavi illustrano la bellezza e la gloria della città, la magnificenza dei suoi grandi templi e l’abbondanza di testimonianze storiche: statue colossali, iscrizioni ed elementi architettonici, gioielli e monete, oggetti rituali e ceramiche – una civiltà congelata nel tempo.

La quantità e la qualità del materiale archeologico scavato dal sito di Thonis-Heracleion mostrano che questa città ha conosciuto un periodo di opulenza e un picco nella sua occupazione dal VI al IV secolo a.C. Questo è facilmente visibile nella grande quantità di monete e ceramiche datate a questo periodo. Il porto di Thonis-Heracleion aveva numerosi grandi bacini e funzionava come un centro del commercio internazionale. L’intensa attività del porto favorì la prosperità della città. Più di settecento ancore antiche di varie forme e più di 70 relitti datati dal VI al II secolo a.C. sono anche una testimonianza eloquente dell’intensità dell’attività marittima qui.

La città si estendeva tutto intorno al tempio e una rete di canali dentro e intorno alla città deve averle dato un aspetto di abitazione sul lago. Sulle isole e gli isolotti si trovavano abitazioni e santuari secondari. Gli scavi qui hanno rivelato bellissimo materiale archeologico come le statuette di bronzo. Sul lato nord del tempio di Herakles, un grande canale attraversava la città da est a ovest e collegava i bacini portuali con un lago a ovest.
La ricerca archeologica subacquea a Thonis-Heracleion è in corso fino ad oggi. Franck Goddio stima che solo il 5% della città sia stato ancora scoperto.

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