Cosa sono le pubblicazioni di matrimonio?

In alcuni posti troverete “Marriage Banns” nel vostro bollettino parrocchiale. Ma di cosa si tratta?

Nel primo Medioevo, i matrimoni segreti o clandestini divennero un problema. La Chiesa non aveva una forma richiesta per celebrare il matrimonio a quel tempo, e così una coppia poteva scegliere di sposarsi privatamente e senza alcuna pompa o cerimonia, e anche senza testimoni, amici o familiari presenti. Nessuno sapeva veramente se erano sposati.

Solo nel 1215, al IV Concilio Lateranense, la Chiesa richiese una forma riconoscibile e pubblica per celebrare il matrimonio, un requisito che fu ripetuto dal Concilio di Trento alla fine del 1600 e reso vincolante per tutti i cattolici del mondo nel 1908.

Prima che ci fosse una forma richiesta per il matrimonio cattolico, quando una persona si avvicinava alla Chiesa per il matrimonio era difficile sapere se fosse stata precedentemente sposata. Non era inaudito che una persona nascondesse un precedente matrimonio piuttosto che rivelare questo fatto. Da qui, la Chiesa ha iniziato a richiedere la pubblicazione dei Bandi di Matrimonio. Si tratta di un annuncio di un matrimonio previsto, con il nome delle persone da sposare, che viene letto o affisso pubblicamente per tre volte. È simile alla scena drammatica spesso mostrata nei film e in televisione (anche se non è una pratica cattolica) dell’officiante di un matrimonio che dichiara solennemente con queste o altre parole simili: “Se qualcuno sa perché queste persone non dovrebbero essere sposate, parli ora o taccia per sempre.”

Il Codice di Diritto Canonico permette alla conferenza locale dei vescovi di stabilire norme per le pubblicazioni di matrimonio (vedi Canone 1067). Negli Stati Uniti, questo è stato lasciato alla determinazione del vescovo locale. Molti vescovi oggi permettono al sacerdote locale di dispensare dalla pubblicazione dei bandi se egli giudica che non ce ne sia la necessità pratica. Altri vescovi richiedono la pubblicazione del bando solo in situazioni specifiche, come quando un cattolico sposa una persona non battezzata. Il canone 1067 richiede anche l’interrogatorio delle parti e dei testimoni per stabilire la libertà dei coniugi di contrarre matrimonio, quindi il bando viene spesso omesso o dispensato se il parroco è soddisfatto di avere già informazioni sufficienti per garantire che una coppia sia libera di contrarre matrimonio.

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