Nei primati ominoidi, compreso l’uomo, il coccige (dal latino coccyx, e dal greco κόκκκυξ /kokix/) è l’ultima parte ossea della spina dorsale e la vestigia di una coda, che negli embrioni umani appare verso la fine della quarta settimana di sviluppo embrionale e scompare all’inizio dell’ottava settimana (Moore e Persaud, 2003). Dall’ottava settimana di sviluppo, l’embrione non ha più una coda differenziata e ha invece una colonna vertebrale che termina con un coccige interno.
: os coccygis
A02.2.06.001
p.186
Il coccige è un osso corto, dispari, centrale, simmetrico, a forma di triangolo con una base, un apice, due lati laterali e due bordi. È composto da tre a cinque pezzi ossei separati o fusi (le vertebre coccigee) e si trova appena sotto il sacro, al quale è attaccato da un giunto fibrocartilagineo, la sinfisi sacrococcigea, che permette un movimento limitato tra sacro e coccige. Nonostante sia la vestigia di una coda, il coccige ha ancora una funzione anatomica in quanto sostiene un certo numero di legamenti e muscoli.
Il coccige non partecipa con le altre vertebre a sostenere il peso del corpo in piedi; tuttavia, in posizione seduta può flettere leggermente anteriormente, indicando che sta sostenendo parte del peso. Il coccige fornisce inserzioni per parte dei muscoli gluteo massimo e coccigeo e per il legamento anococcigeo, l’intersezione fibrosa dei muscoli pubococcigei.
Il coccige è classificato tra le ossa degli arti inferiori in quanto le vertebre della spina dorsale sono attaccate al sacro e il sacro posteriormente al coccige, sotto il sacro continuano le vertebre coccigee, che ricevono lo status di ossa vertebrali.