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Novembre 2017
Che cos’è la difterite
La difterite è un’infezione causata dal batterio Corynebacterium Diphtheriae. I suoi segni e sintomi, che di solito si verificano 2-5 giorni dopo l’esposizione, possono variare da lievi a gravi. I sintomi spesso si presentano gradualmente, iniziando con un mal di gola e febbre. Nei casi più gravi, i batteri generano un prodotto tossico (tossina) che si traduce in una spessa placca grigia o bianca nella parte posteriore della gola, che a volte blocca le vie respiratorie, rendendo difficile respirare o deglutire, e può anche causare una tosse secca. L’ipertrofia dei linfonodi può causare il gonfiore di una parte del collo.
A volte la tossina passa nel sangue e causa complicazioni come l’infiammazione e la lesione del miocardio, l’infiammazione dei nervi, problemi renali o disturbi di sanguinamento a causa di un calo dei livelli di piastrine. Le lesioni miocardiche possono causare disturbi del ritmo cardiaco e infiammazioni nervose, che a volte portano alla paralisi.
Come si diffonde la difterite?
La difterite si trasmette facilmente da una persona all’altra, sia per contatto diretto che per trasmissione per via aerea attraverso goccioline respiratorie emesse, per esempio, con la tosse o gli starnuti. Può anche essere diffusa attraverso tessuti o oggetti contaminati.
Come viene diagnosticata la difterite?
In generale, la diagnosi clinica della difterite si basa sulla presenza di una membrana grigiastra che riveste la gola. Anche se i test di laboratorio sono raccomandati per confermare i casi sospetti, il trattamento dovrebbe iniziare immediatamente.
Come viene trattata la difterite?
La difterite viene trattata tramite iniezione intravenosa o intramuscolare di una soluzione di antitossina difterica. Vengono anche somministrati antibiotici per uccidere i batteri, fermare la produzione di tossine e prevenire la diffusione ad altri.
Si raccomanda la vaccinazione contro la difterite?
Tutti i bambini del mondo dovrebbero essere immunizzati contro la difterite. Un ciclo di base di 3 dosi, somministrato nel corso del primo anno di vita, pone le basi per acquisire l’immunità per tutta la vita. I programmi di immunizzazione dovrebbero garantire che più tardi nell’infanzia o nell’adolescenza, tutti ricevano 3 dosi aggiuntive di richiamo di un vaccino contenente difterite. A qualsiasi età, chiunque non sia, o sia solo parzialmente, vaccinato contro la difterite dovrebbe ricevere le dosi necessarie per completare la vaccinazione.
Le recenti epidemie di difterite in diversi paesi attestano una copertura vaccinale insufficiente e hanno dimostrato l’importanza di mantenere alti livelli di copertura nei programmi di vaccinazione infantile. Qualunque siano le circostanze esterne, ogni persona non immunizzata è a rischio. Si stima che l’86% dei bambini del mondo riceva le 3 dosi raccomandate di vaccino contro la difterite durante l’infanzia, lasciando il 14% senza copertura o con una copertura parziale.
Gli operatori sanitari devono prendere ulteriori precauzioni?
In contesti endemici e in situazioni di epidemia, gli operatori sanitari possono essere a maggior rischio di contrarre la difterite rispetto alla popolazione generale. Pertanto, data la possibilità di esposizione al Corynebacterium Diphtheriae nel corso del loro lavoro, si dovrebbe prestare particolare attenzione all’immunizzazione del personale sanitario.