Edward Steichen fu una figura chiave della fotografia del ventesimo secolo, dirigendone lo sviluppo come fotografo di spicco e curatore influente. Steichen venne negli Stati Uniti nel 1881. Dipinse e lavorò in litografia, prima di intraprendere la fotografia nel 1896, ed espose per la prima volta delle fotografie al Salon di Filadelfia nel 1899. Steichen divenne un cittadino naturalizzato nel 1900 e dopo aver esposto al Salone di Chicago, ricevette l’incoraggiamento di Clarence White, che lo portò all’attenzione di Alfred Stieglitz. Steichen praticò la pittura a Parigi ad intermittenza tra il 1900 e il 1922; lì incontrò Rodin e fu esposto ai movimenti dell’arte moderna, e fu quindi in grado di consigliare Stieglitz sulle selezioni delle mostre. Fu eletto membro della Linked Ring Brotherhood di Londra nel 1901, e nel 1902 co-fondò la Photo-Secession e disegnò la prima copertina di Camera Work, in cui il suo lavoro fu spesso pubblicato. A New York, Steichen aiutò Stieglitz a fondare le Little Galleries of the Photo-Secession, che divennero note come “291”, e nel 1910 partecipò alla International Exhibition of Pictorial Photography a Buffalo. Durante la prima guerra mondiale, diresse la fotografia aerea per l’Army Expeditionary Forces. Poco dopo rinunciò alla pittura, insieme alle vestigia del pittorialismo, e adottò uno stile modernista. Servì come capo fotografo per Condé Nast dal 1923 al 1938, mentre faceva anche lavori pubblicitari freelance. Nominato tenente comandante nel 1942, Steichen divenne direttore dell’Istituto Fotografico Navale degli Stati Uniti nel 1945; lì supervisionò la fotografia di combattimento e organizzò le mostre Road to Victory e Power in the Pacific. Fu direttore della fotografia al Museum of Modern Art dal 1947 al 1962, e fu responsabile di più di cinquanta mostre, tra cui The Family of Man nel 1955, la mostra più popolare nella storia della fotografia.
Steichen ha ricevuto innumerevoli premi e onorificenze, tra cui il Cavalierato nella Legione d’Onore francese, una Fellowship onoraria nella Royal Photographic Society, la Distinguished Service Medal, l’Art Directors Club of New York Award, U.S. Camera Achievement Award per “Most Outstanding Contribution to Photography by an Individual” (1949) e la Presidential Medal of Freedom (1963). Mostre importanti del suo lavoro si sono tenute al Baltimore Museum of Art, al Museum of Modern Art, alla Bibliothéque Nationale di Parigi, all’ICP e alla George Eastman House.
Lisa Soccio
Handy et al. Reflections in a Glass Eye: Works from the International Center of Photography Collection, New York: Bulfinch Press in association with the International Center of Photography, 1999, p. 228.
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