ENDIMIONE

Mitologia greca >> Re & Eroi >> Endimione

Nome greco

Ενδυμιων

Traslitterazione

Endymiôn

Cronaca latina

Endymion

Traduzione

Selene ed Endimione dormiente, Mosaico greco-romano, Museo Nazionale del Bardo

ENDIMIONE era un bel principe-pastore amato dalla dea della luna Selene. Quando Zeus gli offrì la scelta del suo destino, Endimione scelse l’immortalità e la giovinezza nel sonno eterno. Fu deposto in una grotta sul monte Latmus a Karia (Caria) dove la sua amante lunare lo visitava ogni notte.

In un altro mito – che contraddice il primo – Endimione era un re di Elis nel Peloponneso greco che fondò il regno con un gruppo di coloni aioliani (eoliani) dalla Tessaglia (Thessaly). Zeus gli concesse la preveggenza della propria morte e, quando venne la sua ora, istituì un ippodromo ad Olimpia e comandò ai suoi figli di competere per il trono. Endimione fu poi sepolto accanto alla porta di partenza.

I miti eleiani sul re Endimione appartengono alla tradizione greca. Le storie del principe addormentato del monte Latmos in Anatolia, d’altra parte, erano apparentemente una traduzione greca di storie riguardanti il dio lunare indigeno Kariano Men – i Kariani erano un popolo non greco originario di quella regione dell’Asia Minore. Poiché la divinità lunare greca era femminile, la storia fu modificata in qualche modo.

Gli eredi di Endimione eleiano

Dei tre figli eleiani di Endimione, Epeios (Epeo) vinse la corsa al trono e fu incoronato re di Elis. Il secondo figlio Paion (Paeon) partì con dei coloni e stabilì la regione di Paionia, a nord del monte Olympos. Il terzo figlio Aitolos (Etolo) fu esiliato per l’omicidio di Apis e stabilì il regno di Aitolia (Etolia) sul lato opposto del Golfo di Corinto.
Durante il regno del re Epeios, l’immigrato lidio Pelope prese il controllo di Pisa e arrivò a dominare la maggior parte del Peloponesso. Epeios morì senza figli e lasciò il trono al suo figlio adottivo e nipote Eleios (Eleus) – figlio della figlia di Endimione, Eurykyda (Eurycyda), dal dio Poseidon. Quest’uomo a sua volta generò Augeias (Augeas), il famoso re eleiano che ingannò Herakles dalla sua ricompensa per la pulizia delle stalle. Due dei nipoti di Augeias alla fine guidarono le truppe di Elis e della vicina isola di Doulichion (ora Zacinto) alla guerra di Troia.

CRONOLOGIA DEL MITO

Nella cronologia del mito, Endimione era contemporaneo di Salmoneo, Sisifo e degli altri figli di Aiolo (Eolo) – che erano, infatti, suoi zii. Quando la famiglia colonizzò il Peloponesso, Endimione colonizzò le terre a nord del fiume Alpheios, e Salmoneo quelle a sud.
Endimione era un pronipote di Deukalion (Deucalion), sopravvissuto al Grande Diluvio. Suo padre era Aithlios, probabilmente il re eponimo degli Aithikes tessalici, una tribù della catena montuosa del Pindaro.
Suo nipote Augeias governò Elis al tempo di Eracle, mentre i suoi discendenti – per lo più pronipoti – guidarono le truppe di Elis, Doulikhion, Aitolia e Argo nella guerra di Troia. Il più famoso di questi fu Diomede, un diretto discendente patrilineare.

FAMIGLIA DI ENDIMIONE

PARENTI

AETHLIOS & KALYKE (Esiodo Cataloghi Frag 8, Apollodoro 1.56)
AETHLIOS (Pausania 5.1.3)
AITOLOS (Hyginus Fabulae 271)
ZEUS & KALYKE (Apollodoro 1.56)
ZEUS & PHOINISSA (Clement Recognitions 10.21)

OFFSPRING

AITOLOS (da un Naias o Iphianassa) (Apollodoro 1.56, Strabone 10.3.2)
AITOLOS, PAION, EPEIOS, EURYKYDA (da Asterodeia, Khromia o Hyperippe) (Pausania 5.1.4)
I MENAI (da Selene) (Pausania 5.1.4)
NARKISSOS (da Selene) (Nonnus Dionysiaca 48.582)

ENCYCLOPEDIA

ENDIMIONE (Endumiôn), un giovane distintosi per la sua bellezza, e rinomato nella storia antica per il sonno perpetuo in cui trascorse la sua vita. Alcune tradizioni su Endimione si riferiscono a Elis, e altre a Caria, e altre ancora sono una combinazione delle due. Secondo la prima serie di leggende, egli era figlio di Aëthlius e Calyce, o di Zeus e Calyce, e successe ad Aëthlius nel regno di Elis. (Paus. v. 1. § 2.) Altri ancora dicono che egli espulse Climeno dal regno di Elis, e introdusse nel paese coloni eoliani dalla Tessaglia. (Apollod. i. 7. § 5, &c. ; Paus. v. 8. § 1.) Conone (Narrat 14) lo chiama un figlio di Zeus e Protogeneia, e Igino (Fab. 271) un figlio di Etolo. Si dice che sia stato sposato con Asterodia, Chromia, Hyperippe, Neïs, o Iphianassa; ed Etolo, Paeon, Epeius. Euridice e Nasso sono chiamati suoi figli. Era però particolarmente amato da Selene, dalla quale ebbe cinquanta figlie. (Paus. v. 1. § 2.) Fece impegnare i suoi figli nella corsa ad Olimpia, e promise al vincitore la successione nel suo regno, ed Epeio conquistò i suoi fratelli, e succedette ad Endimione come re di Elis. Si credeva che fosse sepolto ad Olimpia, che conteneva anche una sua statua nel tesoro dei Metaponti. (Paus. vi. 19. § 8, 20. § 6.) Secondo una tradizione, creduta a Heracleia in Caria, Endimione era venuto da Elis al monte Latmus in Caria, donde è chiamato il Latmiano (Latmius; Paus. v. 1. § 4; Ov. Ars Am. iii. 83, Trist. ii. 299). Egli è descritto dai poeti o come un re, un pastore o un cacciatore (Theocrit. iii. 49, xx. 37 con lo Scholiast), e mentre dormiva in una grotta del monte Latmus, Selene scese da lui, lo baciò e si stese al suo fianco. (Comp. Apollon. Rhod. iv. 57.) Lì aveva anche, in tempi successivi, un santuario, e la sua tomba fu mostrata in una grotta del monte Latmus. (Paus. v. 1. § 4; Strab. xiv. p. 636.) Il suo sonno eterno sul Latmus è assegnato a cause diverse nella storia antica. Alcuni dicono che Zeus gli aveva esaudito una richiesta, e che Endimione implorò l’immortalità, il sonno eterno e l’eterna giovinezza (Apollod. i. 7. § 5.); altri raccontano che fu accolto tra gli dei dell’Olimpo, ma poiché lì si innamorò di Era, Zeus, nella sua ira, lo punì gettandolo nel sonno eterno sul monte Latmus. (Schol. ad Theocrit. iii. 49.) Altri, infine, affermano che Selene, affascinata dalla sua superba bellezza, lo mandò a dormire, per poterlo baciare senza essere osservata da lui. (Cic. Tuscal. i. 38.) Le storie della bella dormiente, Endimione, il tesoro di Selene, sono senza dubbio finzioni poetiche, in cui il sonno è personificato. Il suo nome e tutti i suoi attributi confermano questa opinione: Endimione significa un essere che viene dolcemente su uno; è chiamato re, perché ha potere su tutti gli esseri viventi; un pastore, perché si assopisce nelle fresche grotte del monte Latmus, cioè “il monte dell’oblio”. Niente può essere più bello, infine, della nozione che egli è baciato dai morbidi raggi della luna. (Comp. Plat. Phaed. p. 72. b; Ov. Am. i. 13. 43.) C’è una bella statua di un Endimione addormentato nel British Museum.

Fonte: Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology.

CITAZIONI DELLA LETTERATURA CLASSICA

Selene ed Endimione, cratere apulo a volute a figure rosse C4° a.C, Dallas Museum of Art

Esiodo, Cataloghi di donne Frammento 8 (da Scholiast on Apollonius Rhodes, Arg. 4. 57) (trans. Evelyn-White) (epica greca C8th o 7th B.C.) :
“Esiodo dice che Endimione era figlio di Aethlios (Aethlius), il figlio di Zeus, e Kalyke (Calyce), e ricevette il dono da Zeus: ‘(Essere) custode della morte per se stesso quando era pronto a morire.'”

Esiodo, Grande Eoiae Frammento 11 (da Scholiast on Apollonius Rhodius, Arg. 4. 57) (trans. Evelyn-White) (epica greca VIII o VII a.C.) :
“Nelle Grandi Eoiae si dice che Endimione fu trasportato da Zeus in cielo, ma quando si innamorò di Era, fu ingannato da una forma di nuvola, e fu scacciato e scese in Haides.”

Saffo, Frammento 199 (da Scholiast on Apollonius of Rhodes) (trans. Campbell, Vol. Greek Lyric IV) (lirica greca C5° a.C.) :
“Si racconta che Selene scende in questa grotta per incontrare Endimione. Saffo e Nikandros (Nicandro) . . . raccontano la storia dell’amore di Selene.”

Pseudo-Apollodoro, Bibliotheca 1. 49 – 56 (trans. Aldrich) (mitografo greco C2° d.C.) :
” I figli di Deukalion (Deucalion) e Pyrrha furono, prima, Hellen . . una figlia Protogeneia, dalla quale Zeus ebbe Aethlios (Etilio).
Hellen e una ninfa di nome Orseis ebbero Doros (Dorus), Xouthos (Xuthus) e Aiolos (Aeolus) . . .
Aiolos governò la terra di Thessalia (Tessaglia), chiamando gli abitanti Aioli. Sposò Enarte . . ed ebbe cinque figlie, Kanake (Canace), Alkyone (Alcyone), Peisidike, Kalyke (Calyce) e Perimede. . .
Endimione era figlio di Kalyke e Aethlios (anche se alcuni dicono che suo padre era Zeus)”.

Pseudo-Apollodoro, Bibliotheca 1. 56 :
“Endimione era figlio di Kalyke (Calyce) e Aethlios (anche se alcuni dicono che suo padre era Zeus). Egli condusse gli Aioli (Eoli) fuori dalla Tessaglia (Thessaly) e fondò Elis. Uomo di ineguagliabile bellezza, era amato da Selene (la Luna). Quando Zeus gli concesse un desiderio a sua scelta, scelse di rimanere immortale e senza età nel sonno eterno.
Endimione e una ninfa Naias (o, secondo alcuni, Iphianassa) erano i genitori di Aitolos (Etolo), che uccise Apis, il figlio di Phoroneus, e scappò nella terra dei Kouretes (Curetes). Lì uccise gli uomini che lo avevano accolto, Doros (Dorus), Laodokos (Laodocus) e Polypoites (Polypoetes), figli di Ftia e Apollon; e chiamò la terra di Aitolia (Aetolia) in suo onore.
Ad Aitolos e Pronoe, figlia di Phorbas, nacquero due figli, Pleuron e Kalydon (Calydon), da cui presero nome le città di Aitolia.”

Apollonio Rodio, Argonautica 4. 55 e segg. (trad. Rieu) (epica greca del III a.C.) :
“Alzandosi dal lontano oriente, la Signora Selene (Luna), dea Titana, vide la ragazza vagare affranta, e con malvagia allegria disse tra sé: ‘Così non sono la sola a smarrirsi per amore, io che ardo per il bel Endimione e lo cerco nella grotta di Latmian. Quante volte, quando ero piegata sull’amore, mi hai disorbitata con i tuoi incantesimi, rendendo la notte senza luna per poter praticare indisturbata la tua amata stregoneria! E ora sei malato d’amore come me”.

Teocrito, Idillio 3. 44 ff (trans. Edmonds) (greco bucolico C3rd a.C.) :
” Quando Adone sorvegliava le pecore sulle colline, Afrodite (la donna dell’amore) si dimostrò una corteggiatrice così selvaggia, e nella morte lo strinse a sé. O vorrei essere Endimione che dorme il sonno immutabile su, o, signora, conoscere la gioia della tua Iasione che gli occhi prófani non possono mai vedere!”

Teocrito, Idillio 20. 34 ff :
” Non era forse Kypris (Cypris) che correva impazzita dietro a una piuma e curava il bestiame sulle colline della Frigia? E la stessa Kypris, non amava Adone nel bosco e nel bosco lo piangeva? E che dire di Endimione? Non era forse un neonato che la Signora Selene (Luna) amava quando era al suo lavoro, e scendeva da Olympos nella valle di Latmos (Latmus) per inchinarsi su di lui di sua scelta?”

Strabo, Geografia 14. 1. 8 (trad. Jones). 1. 8 (trans. Jones) (geografo greco da C1 a.C. a C1 d.C.) :
” il Golfo di Latmos (Latmus), sul quale si trova Herakleia (Heraclea) sotto Latmos, come viene chiamata, una piccola città con un rifugio per le navi. Anticamente aveva lo stesso nome del monte soprastante, che Hekataios (Ecateo) pensa fosse lo stesso di quello chiamato dal poeta il monte degli Phtheiri, perché dice che il monte degli Phtheiri era situato sotto Latmos. Questo monte si trova sopra Herakleia, e ad un’alta altezza. A poca distanza da esso, dopo aver attraversato un piccolo fiume vicino a Latmos, c’è da vedere il sepolcro di Endimione, in una grotta.”

Strabo, Geografia 10. 3. 2 :
“Eforo, dopo aver detto che gli Aitoli (Etoli) erano una razza che non si era mai assoggettata a nessun altro popolo, ma per tutto il tempo di cui si ha notizia era rimasta indenne, sia per l’asprezza del loro paese che per la loro preparazione alla guerra, dice all’inizio che i Kouretes (Cureti) tenevano il possesso di tutto il paese, ma quando Aitolo (Aetolus), figlio di Endimione, arrivò da Elis e li sopraffece in guerra, i Kouretes si ritirarono in quella che oggi si chiama Akarnania (Acarnania), mentre gli Aitoli tornarono con gli Epei e fondarono la più antica delle città di Aitolia, e nella decima generazione dopo quella Elis fu stabilita da Oxylos, figlio di Haimon (Haemon), che era passato da Aitolia. E cita come prova di tutto questo due iscrizioni, quella a Therma in Aitolia (dove è loro abitudine ancestrale tenere le loro elezioni dei magistrati), incisa sulla base della statua di Aitolos: — “Fondatore del paese, una volta cresciuto accanto ai gorghi dell’Alpheios (Alpheus), vicino alle corse di Olimpia, figlio di Endimione, questo Aitolos è stato istituito dagli Aitoliani come un memoriale del suo valore da vedere. . . Quando Aitolos giunse da Elis e sconfisse i Kouretes in guerra, questi si ritirarono in Akarnania. E questo è testimoniato anche dall’iscrizione tra gli Elei, perché Aitolo, dice, ‘attraverso molte fatiche con la lancia si impadronì della terra di Kouretis'”.

Pausania, Descrizione della Grecia 5. 1. 3 – 9 (trans. Jones) (diario di viaggio greco del II sec. d.C.) :
“Gli Elei sappiamo che sono passati da Kalydon (Calydon) e Aitolia (Etolia) in generale. Ho scoperto che la loro storia precedente è la seguente. Il primo a regnare in questa terra, dicono, fu Aethlios (Etilio), che era figlio di Zeus e di Protogeneia, la figlia di Deukalion (Deucalione), e il padre di Endymion.
Selene (la Luna), dicono, si innamorò di questo Endymion e gli diede cinquanta figlie. Altri con maggiore probabilità dicono che Endimione prese in moglie Asterodia – altri dicono che era Khromia (Chromia), la figlia di Itonos (Itonus), il figlio di Amphiktyon; altri ancora, Hyperippe, la figlia di Arkas (Arcas) – ma tutti concordano che Endimione generò Paion (Paeon), Epeios (Epeus), Aitolos (Aetolus), e anche una figlia Eurykyda (Eurycyda). Endimione fece fare ai suoi figli una gara ad Olimpia per il trono; Epeio vinse e ottenne il regno, e i suoi sudditi furono allora chiamati per la prima volta Epei.
Dei suoi fratelli si dice che Aitolo rimase in patria, mentre Paione, irritato per la sua sconfitta, andò in esilio il più lontano possibile, e che la regione oltre il fiume Axios fu chiamata da lui Paionia (Paeonia). Per quanto riguarda la morte di Endimione, gli abitanti di Herakleia (Heraclea) vicino a Mileto non sono d’accordo con gli Elei, perché mentre gli Elei mostrano una tomba di Endimione, gli abitanti di Herakleia dicono che si ritirò sul monte Latmos (Latmus) e gli rendono onore, essendoci un santuario di Endimione sul Latmos.
Epeios sposò Anaxiroe, la figlia di Koronos (Coronus), e generò una figlia Hyrmina, ma nessun figlio maschio. Durante il regno di Epeios si verificarono anche i seguenti eventi. Oinomaos (Enomao) era figlio di Alxion. . . ma mentre era signore della terra di Pisa fu abbattuto da Pelope il lidio, che era passato dall’Asia. Alla morte di Enomao, Pelope prese possesso della terra di Pisa e della confinante Olimpia, separandola dalla terra di Epeios. . .
Aitolo, salito al trono dopo Epeios, fu fatto fuggire dal Peloponneso, perché i figli di Apis lo processarono e lo condannarono per omicidio involontario. Infatti Apis, figlio di Giasone, da Pallantion in Arcadia, fu investito e ucciso dal carro di Aitolos durante i giochi tenuti in onore di Azan. Aitolos, figlio di Endimione, diede il nome agli abitanti dei dintorni di Akheloios (Acheloo), quando fuggì in questa parte della terraferma.
Ma il regno degli Epei cadde a Eleios, figlio di Eurykyda, figlia di Endimione e, creda chi vuole, di Poseidone. Fu Eleios che diede agli abitanti il loro nome attuale di Eleians al posto di Epeians.Eleios aveva un figlio Augeas. Coloro che esagerano la sua gloria danno una svolta al nome di Eleios e fanno sì che Helios (il Sole) sia il padre di Augeas.”

Pausania, Descrizione della Grecia 5. 8. 2 :
. 8. 2 :
“E circa una generazione dopo Endimione, Pelope tenne i giochi in onore di Zeus Olympios (Olimpico) in modo più splendido di qualsiasi dei suoi predecessori. Quando i figli di Pelope si sparsero da Elis su tutto il resto del Peloponneso, Amitone, figlio di Kretheus (Cretheus), e cugino di Endimione da parte di suo padre – poiché si dice che anche Aethlios fosse figlio di Aiolos (Aeolus), anche se si suppone che fosse un figlio di Zeus -, tenne i giochi Olimpici.”

Pausania, Descrizione della Grecia 6. 19. 11 :
” Nel tesoro dei Metapontini, che confina con quello dei Selinuntini, si trova un Endimione; anch’esso è d’avorio tranne il drappeggio.”

Pausania, Descrizione della Grecia 6. 20. 9 :
” Alla fine dello stadio, dove è il luogo di partenza per i corridori, c’è, dicono gli Eleani, la tomba di Endimione.”

Quinto Smirne, Caduta di Troia 10. 127 ff (trans. Way) (epica greca C4th A.D.) :
“Quella caverna infestata di fair-haired Nymphai (Ninfe) dove, mentre Endimione dormiva accanto al suo kine, la divina Selene (la Luna) lo guardò dall’alto, e scivolò dal cielo alla terra; perché l’amore appassionato attirò giù l’immortale regina inossidabile della notte. E un ricordo del suo giaciglio si trova ancora sotto le querce; perché in mezzo ai boschetti circostanti fu versato il latte di vacca; e ancora gli uomini si meravigliano di vedere il suo candore. Tu diresti da lontano che questo era davvero latte, che è una sorgente d’acqua bianca: se ti allontani un po’ di più, ecco che il torrente è bordato come di ghiaccio, perché la pietra bianca lo circonda.”

Quinto Smirne, La caduta di Troia 10. 411 ff :
“Bianca Selene (la Luna) . . . ricordava il suo proprio amore, il principesco Endimione.”

Luciano, Dialoghi degli Dei 19 (trans. Fowler) (satira greca del C2 d.C.) :
“Afrodite: Cos’è questo che sento dire di te, Selene? Quando la tua macchina è sopra Karia (Caria), ti fermi per guardare Endimione che dorme all’aperto come un cacciatore; a volte, mi dicono, scendi e vai da lui.
Selene : Ah, Afrodite, chiedi a tuo figlio; è lui che deve rispondere di tutto questo.
Afrodite : Ebbene, che ragazzo birichino! . . . Ma dimmi, Endimione è bello? Questo è sempre un conforto nella nostra umiliazione.
Selene : Molto bello, penso, mia cara; dovresti vederlo quando ha steso il suo mantello sulla roccia e dorme; i suoi giavellotti nella mano sinistra, appena scivolati dalla sua presa, il braccio destro piegato verso l’alto, facendo una cornice luminosa al viso, ed egli respira dolcemente nel sonno impotente. Allora scendo senza far rumore, camminando in punta di piedi per non svegliarlo e spaventarlo – ma ecco, voi sapete tutto; perché raccontarvi il resto? Sto morendo d’amore, questo è tutto.”

Clement, Exhortations 2 (trans. Butterworth) (retorica cristiana greca del 2° secolo d.C.) :
“Eppure queste sono più appassionatamente date alla licenziosità, essendo velocemente legate nell’adulterio; come, per esempio, Eos con Tithonos, Selene con Endymion.”

Clement, Recognitions 10. 21 (trad. Smith) :
“Parlerò ora dei suoi adulteri. Egli ha contaminato . . . Phoenissa, la figlia di Alphion, di cui Endymion.”

Pseudo-Hyginus, Fabulae 271 (trans. Grant) (mitografo romano C2° d.C.) :
“Giovani che erano più belli. Adone, figlio di Cinira e di Smirne, che Venere amava. Endimione, figlio di Etolo, che Luna amava. Ganimede, figlio di Erichthonius, amato da Giove. Giacinto, figlio di Oebalo, amato da Apollo. Narciso, figlio del fiume Cefiso, che amò se stesso.”

Ovidio, Heroides 18. 59 ss. (trad. Showerman) (poesia romana da C1 a.C. a C1 d.C.) :
” La Luna per lo più mi ha sparso una luce tremula mentre nuotavo, come una degna assistente che vigila sul mio cammino. Alzando a lei i miei occhi, “Sii benevolo con me, divinità splendente”, dissi, “e che le rocce di Latmos (Latmus) sorgano nella tua mente! Endimione non ti vorrà austero di cuore. Piega, o ti prego, il tuo volto per aiutare i miei amori segreti. Tu, dea, planasti dal cielo e cercasti un amore mortale; ah, mi sia permesso di dire la verità!Anche colei che cerco è una dea.'”

Virgilio, Georgiche 3. 390 e segg. (trans. Fairclough) (bucolica romana C1° a.C.) :
“‘Twas with gift of such snowy wool, if we may trust the tale story, that Pan, Arcadia’s god, charmed and beguiled you, O Luna (the Moon) , calling you to the depths of the woods; nor you scornorn his call.”

Propertius, Elegies 2. 15 (trans. Goold) (elegia romana C1st A.C.) :
“Fu nudo che Endimione rapì la sorella di Febo e nudo, dicono, giacque con la dea.”

Seneca, Fedra 309 ff (trans. Miller) (tragedia romana C1° d.C.) :
“La radiosa dea del cielo oscuro ardeva d’amore e, abbandonando la notte, diede il suo carro scintillante a suo fratello perché lo guidasse in modo diverso dal suo. Egli imparò a guidare la squadra della notte e a girare in un circuito più stretto, mentre l’asse gemeva sotto il peso più pesante della macchina; né le notti mantennero la loro abituale lunghezza, e con un’alba tardiva venne il giorno.”

Seneca, Fedra 422 ss :
“Che nessun pastore si vanti di te.”

Seneca, Fedra 786 ss :
“Guardando giù su di te dal cielo stellato, l’orbe che è nato dopo i vecchi Arcadi perderà il controllo della sua macchina bianca splendente.”

Valerio Flacco, Argonautica 8. 28 ff (trans. Mozley) (epica romana C1° d.C.) :
“Il cacciatore Latmio, mentre i suoi compagni sono ancora sparsi in truppe per le valli, riposa nell’ombra estiva, amante adatto per una dea, e presto Luna (la Luna) viene con le corna velate.”

Nonnus, Dionysiaca 2. 325 ff (trans. Rouse) (epica greca C5th A.D.) :
“Selene, la compagna di letto di Endimione.”

Nonnus, Dionysiaca 4. 192 ff :
” ‘Proclamerò come Orione amò Eos (l’Alba), e ricorderò l’incontro di Kephalos (Cefalo); se vado al nebbioso tramonto, il mio conforto è Selene (la Luna) stessa che sentì lo stesso per Endimione su Latmos.'”

Nonnus, Dionysiaca 4. 213 ff :
“Quando Mene (la Luna) vide la ragazza seguire uno straniero lungo la riva sopra il mare, e ribollire sotto la costrizione del fuoco, rimproverò Kypris (Cipride) con parole beffarde: ‘Così fai guerra anche ai tuoi figli, Kypris! Nemmeno il frutto del tuo grembo è risparmiato dal pungolo dell’amore! Non hai pietà della ragazza che hai partorito, cuore duro? Quale altra ragazza puoi compatire allora, quando trascini il tuo stesso figlio nella passione? Allora anche tu devi andare a vagare, mio caro. Di’ a tua madre, figlia di Paphian, “Fetonte si prende gioco di te, e Selene mi fa vergognare”. Harmonia, esule tormentata dall’amore, lascia a Mene il suo sposo Endimione, e prenditi cura del tuo vagabondo Kadmos. Sii pronta a sopportare tanti guai quanto me, e quando sarai stanca dell’ansia amorosa, ricordati di Selene ferita dall’amore”.”

Nonnus, Dionysiaca 5. 516 ff :
“Eos splendente portò via Orione come sposo, e Selene Endimione.”

Nonnus, Dionysiaca 7. 222 ff :
“Vedo una fanciulla dai piedi d’argento distesa sotto le correnti del mio fiume! Credo che Selene si bagni nelle onde dell’Aonio per andare al letto di Endimione sul Latmos, il letto di un pastore insonne; ma se si è spremuta per il suo dolce pastore, a che serve Asopos dopo il torrente Okeanos?”

Nonnus, Dionysiaca 13. 553 e segg. :
“Egli compose quell’ingannevole canto d’amore . . . la canzone sulla stalla di Latmiano del pastore che non dorme mai, mentre lodava Endimione, lo sposo della innamorata Selene, come felice nella cura dell’amore su una roccia vicina.”

Nonnus, Dionysiaca 41. 339 ff :
“Il saggio Endimione con le mutevoli pieghe delle sue dita calcolerà le tre diverse fasi di Selene.”

Nonno, Dionysiaca 42. 266 ff :
“Canta Selene follemente innamorata di Endimione.”

Nonnus, Dionysiaca 48. 582 ff :
“C’erano i fiori a grappolo che hanno il nome di Narkissos (Narciso) il bel giovane, che lo sposo di Selene cornuta Endimione generò sul Latmo frondoso.”

Fulgenzio, Mitologie 2. 16 (trans. Whitbread) (scrittore tardo romano C5° o 6° d.C.) :

Si dice che si sia innamorata del pastore Endimione per una delle due ragioni, o che Endimione fu il primo uomo a scoprire le tracce della luna, per cui non avendo studiato nulla nella sua vita se non questa scoperta si dice che abbia dormito per trenta anni (come Mnaseas ha raccontato nel primo libro della sua opera su Europa), o che si dice che si sia innamorata del pastore Endimione perché l’umidità della rugiada notturna, che le esalazioni delle stelle e della luna vivificante assorbono nella linfa dell’erba, serve bene al successo con le pecore.”

CRONOLOGIA DEI RE ELEANI

CRONOLOGIA DEI RE MITICI DEL PELOPONNESO NORD-OCCIDENTALE
ELIS PISA BOUPRASION DOULIKHION OLENOS
1. Aethlios 1. Alxion 1. Olenos
2. Endymion 2. Oinomaos
3. Epeios
4. Aitolos
3. Pelops
5. (Polyxeinos)
6. Eleios *
4. Polyxeinos
5. Heleios *
1. Phorbas 2. Alektor
7. Augeias ** 2. Aktor 3. Dexamenos
4. Hipponoos ****
8. Agasthenes 1. Amarynkeus *** 3. Kteatos & Eurytos 1. Phyleus
9. Polyxeinos 2. Diores 4. Thalpios & Antimakhos 2. Meges

CAMPI
1. Pisa (Elis meridionale); 2. Elis (Elis centrale); 3. Bouprasion (Elis settentrionale); 4. Doulikhion (isola a ovest di Elis); 5. Olenos (Elis settentrionale & Akhaia occidentale).
Note
* Eleios-Heleios è la stessa figura. Una tradizione lo rappresenta come figlio di Perseo ed erede del re Pelope, un’altra lo rende nipote del re Endimione. A volte è stato confuso con il dio sole Helios.
** Augeias governò l’intera Elis, comprese le regioni di Elis, Pisa, Bouprasion e Doulikhion. Dopo la sua morte il regno fu diviso in quattro parti autonome.
*** Amarynkeus ricevette un quarto del regno di Augeias. Si suppone che la sua porzione fosse Pisatis.
**** Nel regno di Hipponoos, Olenos fu annessa dal re Oineus di Aitolia. È elencato come un dominio di Aitolia nel Catalogo delle Navi di Omero.

ANCIENTE GRECA & ARTE ROMANA

T18.4 Selene & Endimione

Pittura di vaso a figure rosse pugliese C4° a.C.

Z18.2 Selene & Endimione

Mosaico pavimentale greco-romano Bardo A.D.

SORGENTI

GRECO

  • Esiodo, Cataloghi di frammenti di donne – Epica greca C8° – 7° a.C.
  • Pindaro, Odi – Lirica greca C5° a.C.
  • Apollodoro, La Biblioteca – Mitografia greca C2° a. C.
  • Apollonio Rodio, Le Argonautiche – Epica greca C3° a. C.
  • Licofrone, Alessandra – Poesia greca C3° a. C.C.
  • Diodoro Siculo, La biblioteca di storia – Storia greca C1° a.C.
  • Pausania, Descrizione della Grecia – Diario di viaggio greco C2° d.C.
  • Quinto Smirne, La caduta di Troia – Epica greca C4° A.C.
  • Nonno, Dionisiaca – Epica greca C5° A.C.
  • Colluthus, Il ratto di Elena – Epica greca C5° – 6° A.C.

ROMANO

  • Hyginus, Fabulae – Mitografia latina C2° d.C.
  • Hyginus, Astronomica – Mitografia latina C2° d.C.
  • Ovidio, Metamorfosi – Epica Latina C1° a.C. – C1° a.C.
  • Ovidio, Heroides – Poesia latina C1° a.C. – C1° d.C.
  • Virgilio, Georgiche – Bucolico latino C1° a.C.
  • Fulgenzio, Mitologie – Favola romana C5°-6° d.C.

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