Guida di viaggio Decanter: Valpolicella, Verona, Italia

Con le sue graziose ville e antiche chiese, le valli della Valpolicella ospitano tanto patrimonio quanto dinastie di viticoltori. Alessandra Piubello mostra come sfruttare al meglio questa invitante regione nella sua guida turistica della Valpolicella.

Fact file

Valpolicella &Amarone superficie piantata: 7.564ha

Uve principali: Corvina, Corvinone, Molinara, Rondinella, Oseleta

Appellazioni: Valpolicella DOC, Valpolicella Ripasso DOC, Amarone DOCG, Recioto DOCG

Clima: mite con poche precipitazioni

Principali tipi di terreno: calcareo, basaltico, argilloso fangoso

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Questa storica e affascinante zona pedemontana con il suo paesaggio di vigneti è magica e incantevole. Le colline sono un mosaico di rigogliosi vigneti veronesi a pergola, attraversati da linee di marogne, i muretti a secco tipici della regione. Sparsi qua e là ci sono cipressi, antiche chiese, fontane secolari e magnifiche ville veneziane, il tutto accompagnato dall’eterno zampillare dei progni (torrenti veloci).

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I colori catturano l’occhio. Il caldo rosa brunito della pietra locale caratterizza l’ambiente tanto quanto il verde brillante delle vigne. Ci stiamo dirigendo a nord-ovest di Verona verso la Valpolicella, un’area che si estende per 240 km2, delimitata dai Monti Lessini a nord e dal fiume Adige a sud, dalla Val d’Adige a ovest e dalla romantica città di Verona a est. Il Lago di Garda è a soli 15 km più a ovest.

L’etimologia di Valpolicella rimane incerta, ma l’interpretazione favorita, basata su val-policellae dal latino per cantina (cellae), è ‘valle di molte cantine’, e la viticoltura tra queste colline è sempre stata uno stile di vita. Resti fossili risalenti all’età del ferro provano che la vite europea, la Vitis vinifera sativa, era coltivata qui. E la letteratura greca e romana fa numerose menzioni di attività vitivinicole in Valpolicella, a testimonianza dell’importanza che la produzione di vino in questa regione aveva a quei tempi.

Nel corso dei secoli la viticoltura si è estesa e specializzata, soprattutto grazie al particolare rilievo geografico della zona, caratterizzato da valli che corrono da sud a nord. L’identità e la complessità dei vini della Valpolicella hanno origine in queste valli, dove le brezze calde del lago di Garda incontrano l’aria fresca dei Monti Lessini, creando il microclima ideale per la coltivazione della vite, ma anche di ciliegie e olive.

Dai vulcani alle argille

Questa variegata conformazione geologica produce una gamma di terreni diversi, conferendo così ai vini caratteristiche molto differenti. La zona storica, definita classica, comprende le tre valli di Fumane (rocce calcaree stratificate), Marano (rocce vulcaniche basaltiche, dette Toari) e Negrar (argille fangose) da ovest a est, e le zone di Sant’Ambrogio di Valpolicella (suoli calcarei) e San Pietro in Cariano (di origine alluvionale). Il disciplinare di produzione comprende anche la Valpantena con le valli di Squaranto e Mezzane, e la Valpolicella orientale con la Val d’Illasi e la Val Tramigna (suoli carbonatici).

La zona produce quattro stili di vino: Amarone, Valpolicella, Valpolicella Ripasso e Recioto. Anche se fatti con le stesse uve (Corvina, Corvinone, Rondinella e altre varietà minori), le loro tecniche di vinificazione sono diverse. Il Valpolicella, illustrazione storica di antichi ritmi agricoli, è un vino fresco, spontaneo e piacevole; il Ripasso morbido (“ripassato” su vinacce di Amarone) è morbido; e i due fratelli passiti, l’Amarone e il dolce Recioto, sono fatti con uve appassite. L’Amarone ha rubato la ribalta internazionale con la sua splendida concentrazione, struttura, eleganza e complessità unica. La potenza si unisce a una deliziosa morbidezza, dando un’opulenza durevole.

Cantine da visitare

Dove potreste dunque assaggiarlo più volentieri? Perché non cominciare da San Pietro in Cariano, il cuore della Valpolicella (da visitare anche la chiesa romana di San Floriano), o da Monte Dall’Ora (montedallora.com), sei ettari di vigneto dove la biodiversità la fa da padrona, producendo vini biodinamici con uno stile identificabile e ben interpretato.

Nella vicina Brigaldara (brigaldara.it) ha una cifra stilistica raffinata che si traduce in vini austeri ed eleganti con grande personalità. Nel frattempo, la cooperativa Cantina di Negrar (cantinanegrar.it) ha recentemente costruito un centro visite. Poco distante, a Fumane, si possono visitare: una grotta preistorica; la Riserva naturale di Molina, un’oasi di cascate tra i boschi con annesso museo botanico; il Santuario della Madonna delle Salette, costruito nel 1864 per proteggersi dalla devastazione della fillossera; la boutique del produttore Scriani (scriani.it), con la sua cantina tipo tardis. Infine, Le Salette (lesalette.it), azienda vinicola nata nel XIX secolo che produce vini complessi ed energici.

Parte della ricchezza della Valpolicella sta nelle sue antiche ville: facendo una deviazione verso Gargagnago si arriva a Villa Serego Alighieri (seregoalighieri.it/2011), che appartiene ancora ai discendenti del poeta Dante. Non lontano da qui ci sono gli uffici della Strada del Vino (stradadelvinovalpolicella.it), dove potreste essere indirizzati a Villa Mosconi Bertani ad Arbizzano – probabilmente, la villa più bella della Valpolicella – qui, Gaetano Bertani ha il quartier generale della sua tenuta di Santa Maria alla Pieve, completo di tour e wine shop (mosconibertani.it).

In Valpolicella il tempo libero può essere speso in lunghe passeggiate, esplorando la zona in mountain bike o a cavallo (Circolo Ippico Valpolicella, +39 347 035 6560), o rilassandosi alle terme (aquardens.it). Anche i dintorni più a est sono molto belli e non a caso la Valpantena è conosciuta come “la valle di tutti gli dei”.

La storica azienda Bertani – fondata nel 1857 e icona indiscussa della Valpolicella – si trova a Grezzana (bertani.net). I suoi vini continuano ad essere punti di riferimento assoluti unendo tradizione e innovazione.

Più a est, a Cellore d’Illasi, l’azienda di Romano Dal Forno (dalfornoromano.it) si è affermata come uno dei migliori produttori di Amarone e guida tutta la Valpolicella orientale. I suoi vini, famosi in tutto il mondo, sono intensi, concentrati e frutto di un lavoro quasi maniacale nei vigneti.

Come arrivare

L’aeroporto di Verona è a due ore di aereo da Londra, e da lì la zona della Valpolicella è a 30 minuti di macchina, o a 20 minuti dalla stazione ferroviaria di Verona.

Giornalista veronese, autrice e giudice di vini Alessandra Piubello scrive per diverse importanti pubblicazioni e guide di vini italiane e internazionali

Scritto da Alessandra Piubello

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