Il Padre Perfetto (Sermone della Festa del Padre')

Il Padre Perfetto

Testo: Rom. 8:38-39

Testo. – “Tu”, disse il medico al suo paziente, “sei in condizioni terribili, &se non si fa qualcosa in fretta morirai. Sei troppo stressato e non mangi bene. Dica a sua moglie che deve iniziare a cucinare pasti più nutrienti. E per aiutare a ridurre lo stress, falle tenere i bambini lontano da te così puoi rilassarti. Poi fai un budget e dille che deve rispettarlo. Se lei farà tutto questo, dovresti riprenderti completamente. Altrimenti, sarai morto in un mese”
Ovviamente scosso, il paziente disse: “Dottore, potrebbe chiamare mia moglie prima che io torni a casa & e darle queste istruzioni? Quando arrivò a casa, sua moglie si precipitò da lui. “Ho appena parlato con il dottore”, si lamentò. “Tesoro, ha detto che hai solo 30 giorni di vita”

I. Introduzione
A. “Buona festa del papà” a tutti i papà che sono qui oggi.

– ILLUS. – Un bambino, quando gli è stato chiesto di spiegare la festa del papà, ha detto: “È proprio come la festa della mamma, solo che non si spende tanto per il regalo.”

1. Forse non siamo così sentimentali per la festa del papà perché, dopo tutto, la maggior parte dei padri non sono così sensibili ai bisogni dei bambini o attenti ai sentimenti come lo sono le madri.

– ILLUS. – Avete sentito parlare della madre che lasciò la sua stanza nel reparto maternità per andare giù nella nursery & e trovò suo marito che fissava il suo bambino appena nato. La madre poteva dire che lui era affascinato dal bambino da come stava lì a guardarlo intensamente.
Era così commossa che alla fine si avvicinò in punta di piedi dietro di lui &fece scivolare il suo braccio attraverso il suo, & disse, “Tesoro, a cosa stai pensando?” Lui rispose: “Non riesco proprio a capire come fanno a fare un presepe come quello per soli 89,95 dollari.”

B. L’inizio della festa del papà

– ILLUS. – È la festa del papà, & la prima celebrazione nazionale di questo giorno fu il 19 giugno 1924, per proclamazione del presidente Calvin Coolidge. Ma tutto è nato grazie agli sforzi di Sonora Smart Dodd.
Sonora era seduta in chiesa nel 1909 ad ascoltare un sermone per la festa della mamma quando le venne in mente l’idea della festa del papà. Essendo stata cresciuta da suo padre dopo la morte di sua madre, Sonora voleva che suo padre sapesse quanto fosse speciale per lei per tutti i suoi sacrifici di genitore &per essere, ai suoi occhi, così coraggioso, altruista, & amorevole. Grazie ai suoi sforzi, il presidente Coolidge ha designato la terza domenica di giugno come “Festa del papà”. E la nostra nazione la celebra da allora.

1. La festa del papà ci dà la possibilità di onorare coloro che stanno al timone e guidano la loro famiglia nelle battaglie della vita.

– ILLUS. – James Dobson, nel suo libro “Osare la disciplina”, suggerisce 3 cose specifiche per un padre da tenere a mente.

1. I primi anni = (tempo con la mamma). Gli anni portano cambiamenti, & il padre diventa spesso l’esempio in atteggiamento & azione che un bambino segue. (Dio, chiesa, cose spirituali) “I padri sono seguiti”, & questo non è qualcosa che possiamo semplicemente girare alla madre per gestire.
2. La 2a cosa che suggerisce è che la cosa migliore che un padre può fare per i suoi figli è amare la madre.
Paolo dice ai mariti efesini (& noi) di amare le loro mogli “…come Cristo ha amato la chiesa & dando se stesso per lei.” (Efesini 5:25)
3. In terzo luogo, un padre cristiano si organizzerà per trascorrere del tempo con i suoi figli.
James Dobson continua a dire che “I buoni padri si fanno, non si nasce.”
Ma per essere un buon padre hai bisogno di un modello, un esempio di padre a cui ispirarti. Dove si può trovare un tale padre? Dove si cerca? Esiste un padre perfetto? Il detto di Ray…. “La pratica non rende perfetti… la pratica perfetta rende perfetti.”

Sì, esiste, & oggi, vediamo cosa possiamo imparare sull’essere padre guardando Dio, il Padre perfetto.

I. DIO AMA I SUOI FIGLI

– “Noi amiamo perché Egli ci ha amati per primo.” (1 Giovanni 4:19)

– “Ma Dio dimostra il proprio amore per noi in questo: Mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:8)

A. Ci ha amati e ci ha amati per primo

1. Non ha aspettato che noi soddisfacessimo le sue aspettative o che lo rendessimo orgoglioso.

2. Non ha aspettato che noi ci misurassimo con lui. Non ha aspettato che ci misurassimo con i suoi standard…. Ci ha amati per primi… in modo completo, costante, incondizionato.

3. Lo può far arrabbiare quando disobbediamo, rattristare quando ci allontaniamo, ma non smette mai di amare.

– (Romani 8:38-39) – Paolo, “Io sono convinto che né la morte né la vita, né gli angeli né i demoni, né il presente né il futuro, né alcuna potenza, né l’altezza né la profondità, né alcun’altra cosa in tutta la creazione, potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”.

ILLUSTRAZIONE. – Erma Bombeck ha scritto qualcosa che è piuttosto intrigante. Ha scritto:

“Quando il Signore stava creando i padri ha iniziato con una struttura alta. Un angelo che stava lì vicino disse: ‘Che razza di padre è quello? Se devi fare i bambini così vicini alla terra, perché hai messo i padri così in alto? Non sarà in grado di tirare biglie senza inginocchiarsi. Non potrà rimboccare le coperte a un bambino senza piegarsi. Non potrà nemmeno baciare un bambino senza chinarsi”. Dio sorrise & e disse: “Sì, ma se lo faccio a misura di bambino, i bambini a chi dovranno guardare?”

“E quando Dio fece le mani del padre, erano grandi…. L’angelo scosse la testa & disse: ‘Non credo che tu voglia fare mani così. Le mani grandi sono goffe. Non possono gestire le spille dei pannolini, i piccoli bottoni, gli elastici delle code di pony, o anche rimuovere le schegge causate dalle mazze da baseball”.

“Dio sorrise di nuovo & disse, ‘Lo so, ma sono abbastanza grandi da contenere tutto ciò che un bambino piccolo svuota dalle sue tasche alla fine della giornata – ma abbastanza piccole da stringere il viso di un bambino tra le mani.’
“Poi Dio plasmò gambe lunghe e sottili & spalle larghe. L’angelo ebbe quasi un attacco di cuore. ‘Ragazzo, questa è la fine della settimana, va bene!’ disse. ‘Come farà a tirare un bambino vicino a sé senza che il bambino gli cada tra le gambe?’.

“Dio sorrise & disse: ‘Una madre ha bisogno di un grembo, ma un padre ha bisogno di spalle forti per tirare una slitta, bilanciare un bambino su una bicicletta, o tenere una testa assonnata al ritorno dal circo’.

“Dio era nel mezzo della creazione di due dei più grandi piedi che si fossero mai visti quando l’angelo non poteva più essere contenuto. ‘Non è giusto’, disse. ‘Pensi onestamente che quelle grandi barche si alzeranno dal letto la mattina presto quando il bambino piange? O a camminare attraverso una piccola festa di compleanno senza schiacciare almeno 3 degli invitati?”

“Di nuovo Dio sorrise, & disse, ‘Funzioneranno. Vedrete. Spaventeranno i topi in una capanna estiva, o lasceranno impronte che saranno una sfida da seguire.”

“Dio lavorò tutta la notte, dando al padre poche parole, ma una voce ferma & occhi che vedevano tutto. Infine, quasi come un ripensamento, aggiunse le lacrime. Poi si rivolse all’angelo & dicendo: “Ora sei soddisfatto che possa amare quanto una madre?”. E l’angelo tacque!” (Da Bruce Howell su SC)

SUMMARIO – Sì, Dio ama davvero i Suoi figli – & così dovremmo fare anche noi!
II. DIO INCORAGGIA I SUOI FIGLI
A. Dio è rapido nell’incoraggiare i Suoi figli

SUMMARIO. – Uno psicologo racconta di essere andato a scuola da piccolo & non superando un test di matematica. Così l’insegnante scrisse una nota & mandandola a casa con lui. C’era scritto: “Suo figlio non è in grado di gestire la matematica.”

Bene, suo padre lo fece sedere & e gli disse: “Figliolo, credo che tu non sia portato per la matematica”. “Così da quel momento in poi fu bocciato ad ogni test di matematica”, ha detto. “Non sono mai riuscito a fare nulla in matematica”

“Poi un giorno l’insegnante mise un problema alla lavagna & chiedendo alla classe di risolverlo. Ma nessuno riusciva a trovare la risposta. Ho guardato il problema &e improvvisamente ho capito che sapevo la risposta. Allora ho alzato la mano & tutti hanno riso perché sapevano che non potevo risolverlo”

“Ma mi sono avvicinato alla lavagna, ho lavorato al problema, & ho trovato la risposta giusta. Poi ho capito che non era affatto la mia mancanza di attitudine. Era solo che tutti mi avevano detto che non potevo fare matematica, & perché credevo di non averci nemmeno provato.”

1. Dio incoraggiò Mosè al roveto ardente quando gli disse di liberare la nazione di Israele.
2. Incoraggiò Giosuè quando Giosuè partì per conquistare la Terra Promessa.
a. Li incoraggiò con le Sue parole, la Sua presenza, & con la Sua assistenza.

1. (Giosuè 1:9) – “Non vi ho forse comandato? Siate forti & coraggiosi. Non abbiate paura; non vi scoraggiate, perché il Signore vostro Dio sarà con voi dovunque andrete.”

– Dio vide le cose che i suoi figli potevano fare & li incoraggiò ad uscire & a farle.

– Tristemente, molti genitori sono più inclini a mandare messaggi di critica che di incoraggiamento.

È così importante guardare le nostre parole. L’apostolo Paolo ci sfida: “Non lasciate che dalla vostra bocca esca alcun discorso malsano, ma solo ciò che è utile per edificare gli altri secondo le loro necessità, affinché sia di beneficio a coloro che ascoltano.” (Ef. 4:29)
III. DIO DISCIPLINA I SUOI FIGLI

ILLUS – Recentemente ho sentito una storia su tre gemelli, tre giovani ragazzi che andavano d’accordo. Vedevano tutto allo stesso modo. Erano fedeli l’uno all’altro. Se uno si metteva nei guai, non facevano la spia. Un vicino chiese al padre: “Come fai a sapere chi punire se c’è un problema?”
Lui rispose: “È facile. Mando tutti e tre a letto senza cena. E la mattina dopo sculaccio quello con l’occhio nero”

A. Dio è buono. È un padre amorevole. Eppure Egli disciplina i Suoi figli.

– Egli non disciplina a dispetto della Sua bontà, Egli disciplina a causa della Sua bontà. Egli non disciplina a dispetto del Suo amore, Egli disciplina a causa del Suo amore.

1. Deuteronomio 8:5 dice: “Sappi dunque nel tuo cuore che come un uomo disciplina suo figlio, così il Signore tuo Dio disciplina te.”

2. Proverbi 3:12 dice: “Il Signore disciplina coloro che ama, come un padre il figlio che si diletta”.
B. Il padre che disciplina saggiamente i suoi figli riflette il carattere di Dio.

– (Ebrei 12:10-11) – “I nostri padri ci hanno disciplinato per un po’ di tempo come meglio credevano; ma Dio ci disciplina per il nostro bene, affinché possiamo partecipare alla sua santità. Nessuna disciplina sembra piacevole al momento, ma dolorosa. Più tardi, però, produce un raccolto di giustizia & di pace per coloro che sono stati allenati da essa.”

IV. LA NOSTRA RESPONSABILITÀ
A. È nostra responsabilità far crescere i nostri figli nella formazione &istruzione del Signore.
1. Il nostro insegnamento dovrebbe iniziare quando i bambini sono in giovane età.

– Salmo 78, Deuteronomio 6, & così tanti passi della Bibbia ci dicono di insegnare ai nostri figli mentre ci sediamo & mentre ci alziamo, mentre camminiamo & mentre ci corichiamo, & per trasmettere da una generazione all’altra le istruzioni di Dio…

2. Ora possiamo farlo in modo giusto, o possiamo farlo in modo sbagliato. Possiamo creare idee sbagliate su Dio in casa.

ILLUS. – Viene raccontata una parabola su 3 padri che sentivano ognuno la mano morbida del proprio figlio nella propria mano & si rendevano conto della responsabilità di insegnare al proprio figlio su Dio.

1. Uno sentì l’enorme responsabilità che era sua, così insegnò al bambino la potenza &potenza di Dio.
Mentre camminavano lungo il sentiero della vita & arrivò agli alberi alti nella foresta, li indicò & disse: “Dio li ha fatti & Dio può farli crollare quando vuole”. Mentre camminavano sotto il sole caldo disse: “Questo è il sole di Dio. L’ha fatto &Può fare in modo che sia così caldo & così intenso che le piante nel campo appassiscano &muoiono”.

Di nuovo &ha ribadito la potenza di Dio &come il bambino debba essere obbediente a Dio. Poi un giorno si trovarono faccia a faccia con Dio, & il bambino si nascose dietro suo padre, aveva paura persino di guardare, rifiutando di mettere la mano nella mano di Dio.

2. Anche il secondo padre si rese conto della sua responsabilità di insegnare Dio al figlio. Frettolosamente, cercò di insegnare tutte le lezioni importanti che conosceva.

Come guardavano gli alberi, si fermarono solo per un momento a guardarli. Mentre guardavano i fiori del campo, si affrettavano. Raccontava delle storie, ma erano frettolose & stipate insieme. Riempì il bambino di fatti, ma non gli insegnò mai a vivere o ad amare Dio. Infine, un giorno, al crepuscolo, si trovarono faccia a faccia con Dio, ma il bambino diede a Dio solo un’occhiata casuale & poi si voltò.

3. Il terzo padre sentì il tocco di una mano tenera nella sua & adattò i suoi passi ai piccoli passi del bambino. Camminarono, fermandosi a guardare tutta la bellezza & grandezza di Dio.

Passarono nei campi &raccoglievano i fiori. Sentivano i petali delicati & e sentivano la loro fragranza. Guardavano un uccello in volo, & un altro che costruiva il suo nido & che deponeva le sue uova & sedendosi su di esse fino alla loro schiusa. Guardavano tutte le bellezze della natura mentre il padre raccontava al suo bambino delle storie su Dio & ancora e ancora. Infine, un giorno al crepuscolo videro il volto di Dio, &senza esitazione, il bambino mise la sua mano con fiducia nella mano del Suo Padre celeste.

INVITO:

Outline preso in prestito da Melvin M. Newland, Ministro Cristiano Centrale, Brownsville, TX

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