Lo spermatozoo dei mammiferi subisce continue modifiche durante la spermatogenesi, la maturazione nell’epididimo e la capacitazione nel tratto riproduttivo femminile. Solo gli spermatozoi capacitati sono in grado di legare l’uovo intatto nella zona e di subire la reazione di acrosoma. Il processo di fecondazione è il risultato netto di molteplici eventi molecolari che permettono agli spermatozoi eiaculati di riconoscere e legarsi al rivestimento extracellulare dell’uovo, la zona pellucida (ZP). L’interazione sperma-uovo è un evento specie-specifico che viene avviato dal riconoscimento e dal legame di molecole complementari presenti sulla membrana plasmatica dello sperma (recettore) e sulla superficie della ZP (ligando). Si tratta di un evento mediato da carboidrati che avvia una cascata di trasduzione del segnale che porta all’esocitosi del contenuto acrosomale. Si ritiene che questo passo sia un prerequisito che permette agli spermatozoi reagiti all’acrosoma di penetrare nello ZP e fecondare l’uovo. Questa revisione si concentra sulla formazione e sul contenuto dell’acrosoma dello spermatozoo, così come sui meccanismi alla base dell’induzione della reazione acrosomica. Particolare enfasi è stata posta sulla sintesi, l’elaborazione, la specificità del substrato e il meccanismo d’azione delle glicoidrolasi acide presenti nell’acrosoma. L’azione idrolitica delle glicoidrolasi e delle proteasi rilasciate nel sito di legame spermatozoo-zona, insieme alla maggiore spinta generata dal modello di battito iperattivato dello spermatozoo legato, sono fattori importanti che regolano la penetrazione dello ZP. Abbiamo discusso gli studi più recenti che hanno tentato di spiegare le vie di trasduzione del segnale che portano all’esocitosi acrosomale.