Indipendenza giudiziaria

La componente giudiziaria del governo è indipendente per isolare i suoi membri dalle azioni punitive o coercitive dei dipartimenti legislativo ed esecutivo del governo. Se il potere giudiziario è indipendente, allora può prendere decisioni giuste che sostengono lo stato di diritto, un elemento essenziale di ogni vera democrazia costituzionale.

La Costituzione degli Stati Uniti, per esempio, protegge l’indipendenza giudiziaria in due modi. In primo luogo, l’articolo III dice che i giudici federali possono mantenere le loro posizioni “durante un buon comportamento”. In effetti, hanno incarichi a vita finché soddisfano gli standard etici e legali del loro ufficio giudiziario. Secondo, l’articolo III dice che i rami legislativo ed esecutivo non possono combinarsi per punire i giudici diminuendo i pagamenti per i loro servizi. Le costituzioni di alcuni paesi democratici prevedono la nomina dei giudici per un periodo di tempo specifico, ma invariabilmente proteggono la loro indipendenza d’azione durante il loro mandato.

Alexander Hamilton, uno dei fondatori della Costituzione degli Stati Uniti, offrì una giustificazione per una magistratura indipendente nel 78° foglio di “The Federalist”. Ha scritto: “La completa indipendenza delle corti di giustizia è particolarmente essenziale in una Costituzione limitata”. Hamilton sosteneva che solo un ramo giudiziario indipendente del governo sarebbe stato in grado di controllare imparzialmente un esercizio eccessivo del potere da parte degli altri rami del governo. Così, il potere giudiziario custodisce lo stato di diritto in una democrazia costituzionale. – John Patrick, Capire la democrazia, una guida tascabile anca

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