Infix

Per una lista di parole relative agli infissi, vedi Infixes by language category of words in Wiktionary, the free dictionary.

Infisso nasale indoeuropeoModifica

Il tempo presente di alcuni verbi protoindoeuropei aggiunge un infisso nasale (m, n) alla radice di base; le steli degli altri tempi hanno la radice senza l’infisso.

  • Latino presente vincō “vinco” (cfr. participio perfetto passivo victus “conquistato”)
  • Greco antico lambánō (anche con suffisso -an-) “prendo” (cfr. aoristo élǎbon “ho preso”)
  • Il sanscrito usa un infisso nasale come segno caratteristico dei verbi della settima classe, o gaṇa. Questo infisso prende la forma di -na- nelle forme forti e -n- nelle forme deboli (cambiando in ṇ retroflesso dopo la r e in m prima dei suoni labiali). Per la radice रुध् rudh, che significa “bloccare o ostacolare”, si ha रुणध्मि ruṇadhmi “io blocco” ma रुन्ध्मः rundhmaḥ “noi blocchiamo” al presente.

SpagnoloEdit

In Nicaragua e nei paesi vicini (Honduras, Costa Rica) (spagnolo nicaraguense, spagnolo costaricano e spagnolo honduregno), l’affisso diminutivo spagnolo diventa un infisso ⟨it⟩ nei nomi: Óscar → Osquítar (cfr. Oscarito standard); Edgar → Edguítar; Victor → Victítor.

AraboEdit

L’arabo usa un infisso comune, ⟨t⟩ ت per i verbi di forma VIII, solitamente un riflessivo di forma I. Viene posto dopo la prima consonante della radice; viene anche aggiunto un prefisso epentetico i- poiché le parole non possono iniziare con un gruppo consonantico. Un esempio è اجتهد ijtahada “ha lavorato duro”, da جهد jahada “si è sforzato”. (Le parole “ijtihad” e “jihad” sono sostantivi derivati da questi due verbi.)

Lingue austronesiane e austroasiaticheModifica

I prefissi sono comuni nelle lingue austronesiane e austroasiatiche. Per esempio, nel tagalog, una forma grammaticale simile alla voce attiva si forma aggiungendo l’infisso ⟨um⟩ vicino all’inizio di un verbo. L’infisso più comune è -in- usato per fare un verbo intenzionale, come in ‘giniba’, che significa ‘rovinato’ (da ‘giba’, un aggettivo che significa ‘consumato’); ‘binato’, che significa ‘lapidato’ (da ‘bato’, ‘pietra’); e ‘ginamit’, che significa ‘usato’. Il tagalog ha preso in prestito la parola inglese graduate come verbo; per dire “mi sono laureato” un parlante usa la forma derivata grumaduate.

Il khmer, una lingua austroasiatica, ha sette diversi infissi. Essi includono l’infisso nominalizzante ⟨b⟩, che deriva lbeun ‘velocità’ da leun ‘veloce’ e lbong ‘prova’ da long ‘provare, perseguitare’.

In malese e nelle lingue affini come l’indonesiano, ci sono tre tipi di infissi (sisipan). Sono ⟨el⟩, ⟨em⟩, e ⟨er⟩.Esempi sono:

  • La parola ‘gembung’ (variante di ‘kembung’) significa ‘gonfiato’, mentre ‘gelembung’ significa ‘bolla”.
  • La parola ‘cerlang’ significa “luminoso”, mentre ‘cemerlang’ significa “brillante”‘.
  • La parola ‘gigi’ significa “dente”, mentre ‘gerigi’ significa “dentatura”‘.

SeriEdit

In Seri, alcuni verbi formano il gambo plurale con l’infissazione di ⟨tóo⟩ dopo la prima vocale della radice; confrontare il gambo singolare ic ‘pianta (verbo)’ con quello plurale itóoc. Esempi: itíc ‘l’ha piantato?’ e ititóoc ‘l’hanno seminato?

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