Papa Leone X – patrono delle Arti
Papa Leone X
“La Chiesa ha bisogno di una riforma. E questa non può essere l’opera di un solo uomo, come il papa – ma deve essere quella del mondo intero” (Martin Lutero)
Papa Leone X nacque Giovanni de Medici nel 1475 e crebbe nella città culturalmente più sofisticata d’Italia, Firenze, come parte della prestigiosa famiglia de’ Medici, rinomati mecenati delle arti, benefattori dell’istruzione e maestri di intrighi politici.
Divenne uno dei papi più stravaganti, più un mecenate delle arti come i suoi genitori che un’importante figura ecclesiastica. Era un abile amministratore, e divenne Papa all’età di 37 anni nel 1513.
Immediatamente Leone dimostrò il suo apprezzamento per l’arte iniziando un massiccio progetto di costruzione per abbellire il Vaticano. Lo sfarzo e la stravaganza della sua corte furono una causa indiretta della Riforma, perché per acquisire le enormi somme di denaro per la ristrutturazione, incoraggiò la vendita di “Indulgenze”, che era una promessa di sollievo dalle pene eterne.
In Germania questa pratica suscitò l’ira di Martin Lutero, un umile monaco, che emise novantacinque argomenti per la riforma della chiesa.
Lutero scrisse nelle sue 95 tesi, la sua critica alla Chiesa – “perché il Papa non costruisce la basilica di San Pietro con il proprio denaro?”.
I nobili tedeschi videro l’opportunità di tagliare il flusso di denaro verso Roma che era molto necessario in casa, così appoggiarono la causa di Lutero. Nel 1520, Leone emise la bolla papale Exsurge Domine chiedendo a Lutero di ritrattare 41 delle sue 95 tesi, e dopo il rifiuto di Lutero, lo scomunicò.
Alcuni storici credono che Leone non prese mai veramente sul serio il movimento di Lutero o i suoi seguaci, anche fino al momento della sua morte nel 1521. Essi sostengono anche che se fosse stato più interessato alla religione che alle opere d’arte, la Riforma non sarebbe mai avvenuta.
Papa Leone X fu anche il patrono dell’artista Raffaello e concesse al re Enrico VIII d’Inghilterra il titolo di ‘Difensore della Fede’. Fu l’ultimo papa a considerare il papato come una monarchia temporale.
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