Maximón, conosciuto anche come San Simón, è un importante santo popolare maya in Guatemala rappresentato da un’effigie di legno vestita e seduta su una sedia che, a differenza di altri santi, fuma sigari e beve alcol. Oggi Maximón è attivamente venerato come parte di quello che potremmo chiamare “cattolicesimo popolare”, specialmente negli altipiani del Guatemala. I suoi visitatori viaggiano da vicino e da lontano per venire a trovarlo e chiedere protezione, denaro, per essere curati o anche per trovare un marito. Maximón riceve tutti – uomini e donne, abitanti dei villaggi e abitanti delle città, prostitute e imprenditori – che vengono con molte offerte tra cui tabacco, liquore, denaro e tortillas (le sue preferite).
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Maximón, il santo Maya venerato in Guatemala
I preti Maya hanno fatto propria questa figura. Ogni anno, viaggia da una casa all’altra del luogo in cui risiede, specialmente nell’altopiano guatemalteco da cui proviene, cioè a Santiago Atitlán. Maximón si evolve con i tempi cambiando il suo aspetto per adattarsi alla situazione in cui si trova.
Ha tanti nomi quanti sono i suoi volti. Un’interpretazione moderna del suo nome è che derivi da “Ma’am”, la divinità sotterranea maya conosciuta come il grande nonno o protettore della comunità, e Simón dall’apostolo Simon Pietro. I nomi si dividono chiaramente in due gruppi: nomi di divinità maya e nomi cattolici o spagnoli. Maximón è un grande esempio della sincretizzazione che ha avuto luogo dalla conquista spagnola degli altipiani guatemaltechi nel 1524. Le popolazioni indigene hanno mescolato elementi tradizionali della cultura precolombiana con aspetti del cattolicesimo per preservare la propria religione. È nel contesto di questa nuova religione che il santo popolare esiste, anche se spesso ai suoi margini.
E’ anche venerato all’estero poiché il culto supera le frontiere del Guatemala. Dato che molti guatemaltechi sono emigrati in Messico, ma anche negli Stati Uniti e in Canada a causa delle difficili condizioni economiche e politiche del loro paese d’origine, hanno portato il culto del santo con loro. In questi paesi si sono aperti spazi sacri come il Tempio Spirituale Indigeno di San Simón a New York, e altri in California e Florida, per accogliere Maximón, noto per portare prosperità e facilitare gli affari e i viaggi.
San Simón e i suoi molti ruoli
Ha anche molti altri ruoli. Fa avverare i sogni della gente. Sfida i credenti. Guarisce. Aiuta a superare gli ostacoli. Si oppone all’ingiustizia. Balla tutta la notte. Porta ricchezza e successo. Fertilità e prosperità. Conquista il cuore delle donne e protegge dall’infedeltà. In effetti, è il signore della sessualità che rappresenta tutte le questioni irrisolte di natura morale.
La leggenda dice che un giorno fu sorpreso a dormire con le mogli degli uomini del villaggio che erano andati a lavorare. Furiosi, gli tagliarono gambe e braccia. Così anche Maximón commette degli errori, il che rende più facile per le persone relazionarsi con lui. A volte, quando rende giustizia a una persona, lo fa anche a spese di un’altra. Così, si trova ad un bivio tra l’essere sia una divinità che un imbroglione, un amico e un demonio.
Maximón è più che un santo. Rappresenta la resilienza del popolo Maya alla luce delle sue lotte contro l’oppressione, un simbolo di speranza e trasformazione.