La maggior parte delle persone dà per scontato i divisori che dividono il traffico sulle autostrade americane. Ma queste barriere apparentemente semplici sono in realtà ingannevolmente sofisticate: Il loro design è stato ben testato e messo a punto per garantire la sicurezza del conducente su entrambi i lati della strada in caso di incidente. Il nome più comune per queste onnipresenti lastre di cemento è “Jersey Barriers” – ma perché?
Le barriere stradali in cemento sono state usate per la prima volta in California nel 1946; hanno sostituito i guardrail standard (ma deboli) in legno sull’infida sezione Grapevine dell’autostrada Ridge Route dello stato – la casa dell’originale “Dead Man’s Curve” – dove le strade avevano una pendenza del 6% che ha portato a molte collisioni frontali. Poi, nel 1949, lo stato del New Jersey ha adottato strutture di cemento comparabili e installato barriere mediane paraboliche preventive sulla sezione Jugtown Mountain della US Route 22 nella contea di Hunterdon, che aveva una pendenza altrettanto pericolosa dell’autostrada Ridge Route.
Queste barriere originali misuravano 19 pollici di altezza e 30 pollici di larghezza, con 2 pollici sepolti nella strada per fornire stabilità. Ognuna era ancorata al fondo stradale da tasselli d’acciaio e consisteva in uno strato esterno spesso 2 pollici di cemento bianco per renderlo più visibile di notte. Anche se le barriere iniziali ebbero un certo successo nel ridurre l’impatto delle collisioni, gli ingegneri autostradali dello stato del New Jersey continuarono ad armeggiare con il design, creando prototipi progressivamente più grandi basati sulla quantità di incidenti osservati (invece di eseguire crash test controllati). Alla fine, nel 1959, si stabilirono su un’altezza standard della barriera di 32 pollici sopra la pavimentazione con una base larga 24 pollici. La base è alta 3 pollici ed è seguita da una pendenza laterale di 13 pollici prima che la barriera diventi verticale. Queste barriere verrebbero implementate in vari stati, ma porterebbero il nome dello stato in cui sono state sviluppate.
Le barriere Jersey sono progettate per reindirizzare un incidente, utilizzando la quantità di moto dell’auto per assorbire l’impatto e far scivolare il veicolo parallelamente lungo il lato della barriera per prevenire un ribaltamento. Negli incidenti ad alta velocità con auto piccole lungo le Jersey Barriers, tuttavia, c’è una maggiore probabilità che l’auto si ribalti, quindi è stata creata una barriera alternativa. Secondo la Federal Highway Administration, la barriera F-Shape ha la stessa base alta 3 pollici, ma è dotata di un lato che si inclina di 10 pollici sopra la pavimentazione – tre pollici in meno rispetto alla pendenza laterale della barriera Jersey – ed è quindi in grado di assorbire meglio gli impatti proporzionali dai telai più piccoli per prevenire un ribaltamento. Anche se la F-Shape è generalmente preferita, l’uso di Jersey Barriers – così come altri disegni di barriera, tra cui pendenza costante, pendenza singola e verticale – sono ancora accettabili, perché superano adeguatamente i crash test amministrati dalla National Highway Traffic Safety Administration.