Permeabilità vascolare

La permeabilità vascolare, spesso sotto forma di permeabilità capillare o microvascolare, caratterizza la capacità della parete di un vaso sanguigno di permettere il flusso di piccole molecole (farmaci, nutrienti, acqua, ioni) o anche di cellule intere (linfociti diretti al sito di infiammazione) dentro e fuori il vaso. Le pareti dei vasi sanguigni sono rivestite da un singolo strato di cellule endoteliali. Gli spazi tra le cellule endoteliali (giunzioni cellulari) sono strettamente regolati a seconda del tipo e dello stato fisiologico del tessuto.

Differenze di permeabilità vascolare tra un tessuto normale e un tumore

Esistono diverse tecniche per misurare la permeabilità vascolare a certe molecole. Per esempio, l’incannulamento di un singolo microvaso con una micropipetta, il microvaso è perfuso con una certa pressione, occluso a valle e poi la velocità di alcune cellule sarà legata alla permeabilità. Un’altra tecnica utilizza la microscopia intravitale a fluorescenza multifotone attraverso la quale il flusso è correlato all’intensità di fluorescenza e la permeabilità è stimata dalla trasformazione di Patlak dei dati di intensità

Nella ricerca sul cancro, lo studio della permeabilità della microvascolatura che circonda i tumori è di grande interesse poiché la parete vascolare è una barriera di grandi molecole nei tumori, i vasi controllano il microambiente che influenza la progressione del tumore e i cambiamenti della permeabilità possono indicare danni vascolari con farmaci.

Un esempio di aumentata permeabilità vascolare è nella lesione iniziale della malattia parodontale, in cui il plesso gengivale si ingrossa e si dilata, permettendo a un gran numero di neutrofili di stravaccare e comparire all’interno dell’epitelio giunzionale e del tessuto connettivo sottostante.

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