– Discussione:
– il calcaneovalgo (calcaneovalgo congenito) si riferisce al piede piatto flessibile nei neonati e nei bambini piccoli;
– disturbo del piede infantile visto frequentemente con l’avampiede abdotto e la caviglia gravemente dorsiflessa;
– la forma lieve può essere visto in fino al 30% dei bambini, ma una forma più grave è presente in 1/000 bambini;
– fisiopatologia:
– disturbo comune che si presume essere il risultato del posizionamento intra uterino;
– squilibrio muscolare:
– si verifica come risultato di una paralisi flaccida o debolezza dei flessori plantari;
– nel mielomeningocele, c’è un’azione non contrastata dei tendini del tibiale anteriore e/o estensore; – Caratteristiche cliniche:
– i neonati permettono la dorsiflessione alla tibia e permettono la piena flessione plantare e l’inversione;
– l’avampiede è abdotto e la caviglia gravemente dorsiflessa;
– cercare abduzione dell’avampiede e tallone valgo;
– la superficie plantare del piede è piatta, il retropiede è in posizione valgo, e l’avampiede è abdotto;
– superficialmente può assomigliare all’astragalo verticale congestizio;
– quando il piede e la caviglia sono dorsiflessi, l’aspetto dorsale del piede può essere opposto all’aspetto anteriore della tibia;
– bisogna distinguere il calcaneovalgo dal planovalgo:
– la principale caratteristica distintiva tra calcaneovalgo e planovalgo è l’età di insorgenza;
– il fatto che il tallone possa essere dorsiflesso aiuta a distinguere questa deformità dall’astragalo verticale congestizio, in cui il piede è più rigido &il tallone è in
equino;
– le strutture anteriori della caviglia possono essere contratte, la deformità è tipicamente flessibile &il piede può essere posto passivamente in posizione normale;
– i piedi cancalneovalgus neurologici non trattati hanno generalmente l’equino dell’avampiede, un grande tallone calloso che è incline alla rottura della pelle, e
le dita dei piedi bloccate;
– il fatto che il tallone possa essere dorsiflesso aiuta a distinguere questa deformità dall’astragalo verticale congenito, in cui il piede è più rigido e il
tallone è in equino; – Trattamento non operativo:
– nella maggior parte dei casi la deformità si risolve senza trattamento;
– occasionalmente la colata di plantare-inversione è usata nel bambino se la risoluzione spontanea non è vista nei primi mesi di vita;
– le ortesi non sono di provato beneficio;
– quando c’è uno squilibrio muscolare risultante da condizioni paralitiche, le ortesi caviglia-piede possono controllare il piede mentre il bambino è piccolo;
– è impossibile quantificare ciò che costituisce un piede piatto flessibile;
– non è stato sviluppato alcun dispositivo che altera in modo prevedibile la crescita, lo sviluppo o la configurazione finale da adulto di un piede piatto flessibile;
– è difficile determinare quanto dolore o usura eccessiva delle scarpe dovrebbe essere tollerato; – Trattamento chirurgico:
– i risultati della chirurgia nel trattamento del piede piatto flessibile sono estremamente difficili da valutare;
– non è stato dimostrato che la semplice presenza di un piede piatto flessibile richieda una qualsiasi forma di trattamento;
– i bambini possono essere candidati per il trasferimento del tendine (dal tibiale anteriore all’os calcis), &, o è necessaria la stabilizzazione del retropiede mediante fusione subtalare;
– i bambini più grandi possono aver bisogno di un’osteotomia di allungamento del calcagno oltre al trasferimento del tendine & al rilascio della fascia plantare;
– i bambini oltre i 10 anni di età possono richiedere una tripla artrodesi