Plutarco Elías Calles, (nato il 25 settembre 1877, Guaymas, Sonora, Messico-morto il 19 ottobre 1945, Città del Messico), leader militare e politico messicano che modernizzò gli eserciti rivoluzionari e successivamente divenne presidente del Messico. Fu il fondatore del Partito Rivoluzionario Nazionale (Partido Nacional Revolucionario; PNR), che divenne il principale partito politico messicano (rinominato nel 1938 Partito Rivoluzionario Messicano e nel 1946 Partito Rivoluzionario Istituzionale).
Ha iniziato la sua carriera come insegnante elementare ma si è unito alla lotta di Francisco Madero contro la dittatura di Porfirio Díaz nel 1910. Calles fu un organizzatore e leader estremamente dotato e fu generale nelle battaglie, prima contro Victoriano Huerta e poi contro Pancho Villa e le sue forze ribelli.
Nel 1917 Calles divenne governatore di Sonora. Nominato segretario del commercio, del lavoro e dell’industria nel gabinetto del presidente Venustiano Carranza, si dimise per sostenere la candidatura di Alvaro Obregón e fu determinante nel rovesciamento di Carranza nel 1920. Calles servì come segretario delle relazioni estere nel governo provvisorio di Adolfo de la Huerta (1920) e poi come segretario degli interni sotto il presidente Obregón (1920-24).
Nel 1924 Calles fu eletto presidente. Sebbene stesse diventando sempre più conservatore, sponsorizzò riforme agrarie, del lavoro e dell’istruzione. Riconoscendo i pericoli dei colpi di stato militari, ridusse l’influenza dell’esercito nella vita politica del Messico. Calles fu veementemente anticlericale e introdusse una serie di leggi oppressive volte ad eliminare l’influenza pervasiva della Chiesa Cattolica Romana. Applicò le disposizioni costituzionali che limitavano il numero del clero e proibivano le scuole ecclesiastiche. La chiesa, di conseguenza, non tenne servizi religiosi pubblici per tre anni fino a quando la controversia fu arbitrata nel 1929. Approvò la legislazione che limitava la proprietà straniera della terra e regolamentava l’industria petrolifera; entrambe queste azioni fecero infuriare gli Stati Uniti.
Il presidente eletto Obregón fu assassinato nel 1928, e per i successivi sei anni Calles fu il vero potere dietro tre presidenti fantoccio. La sua base era il PNR, che aveva organizzato nel 1929; il suo appoggio a un candidato equivaleva all’elezione. In quei sei anni gli aspetti più radicali della rivoluzione furono metodicamente frenati. Nel 1934, tuttavia, quando i gruppi di sinistra iniziarono a controllare il PNR, Calles fu costretto ad appoggiare il loro candidato alla presidenza, Lázaro Cárdenas. Questo malinteso si deteriorò in una rottura aperta, e Calles fu costretto all’esilio. Visse in California fino al 1941, quando gli fu permesso di tornare in Messico.