Recensione: The Whole Truth,’ or a Slimmed-Down Version of It

Dopo una proiezione di “The Whole Truth,” un collega ha osservato che sembrava una versione di un grande studio che era stata modificata fino a ridurla ad un centimetro dalla sua vita, lasciando solo una scheggia del film che avrebbe potuto essere. Come spiegare altrimenti il coinvolgimento di due star famose (Keanu Reeves e Renée Zellweger) e di un regista premiato (Courtney Hunt) in una trama così senz’anima e scarsamente drammatizzata che anche la rivelazione dell’ultimo minuto è uno sbadiglio?

Il nostro inaffidabile narratore è Richard Ramsay (Mr. Reeves), un cinico avvocato della Louisiana il cui cliente adolescente, Mike (Gabriel Basso), ha apparentemente confessato l’omicidio di suo padre ricco. Questo è conveniente per sua madre, Loretta (la signora Zellweger), una dama nervosa che chiaramente sa più di quanto lascia intendere. Come rivelato in flashback singolarmente poco eccitanti, il defunto (Jim Belushi) era un cafone e un bullo i cui peccati potrebbero non essersi fermati all’adulterio seriale. Ma Mike non parla – con nessuno.

Seguendo il ronzio della voce fuori campo pseudo-hardboiled di Ramsay, “The Whole Truth” suona come una procedura giudiziaria particolarmente claustrofobica, fotografata in modo scialbo e inquadrata in modo generico. La signora Hunt, che ha una laurea in legge, ha fatto un forte debutto nel 2008 con il dramma dei colletti blu, “Frozen River”, un film che bruciava con l’intensità della performance principale di Melissa Leo. Ma né al signor Reeves né alla sua co-protagonista viene data la stessa opportunità di brillare in una sceneggiatura (di Rafael Jackson) che sembra ridotta all’osso.

Questo senso di ellissi narrative non è più evidente che nel personaggio di Janelle (Gugu Mbatha-Raw), un giovane avvocato con un passato da romantico-stalker che viene confidato e poi semplicemente abbandonato. Dato il suo bel lavoro nella storia d’amore del 2014 “Beyond the Lights”, la signora Mbatha-Raw sembra più che capace di rendere Janelle sia la nemesi di Ramsay che la salvatrice del film.

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