Rondeau

Rondeau, plurale rondeaux, una delle varie formes fixes (“forme fisse”) nella poesia lirica e nella canzone francese del XIV e XV secolo. La forma completa di un rondeau consiste in quattro strofe. La prima e l’ultima sono identiche; la seconda metà della seconda strofa è un breve ritornello, che ha come testo la prima metà della prima strofa.

I primi rondeaux avevano strofe di due o tre versi; più tardi, specialmente nel XV secolo, erano comuni strofe di quattro, cinque o anche sei versi. A causa della lunghezza ingombrante dei ritornelli in questi casi, il rondeau letterario, che nel XV secolo cominciò a separarsi chiaramente dal rondeau cantato, spesso riduceva i ritornelli nella seconda e quarta strofa, lasciando solo un rentrement (“rientro”) delle parole iniziali. Questo troncamento spesso produceva inaspettati cambiamenti di significato.

Tale troncamento probabilmente non avveniva mai nel rondeau cantato perché la forma musicale richiedeva che i ritornelli fossero completi. La musica della prima strofa aveva sempre due parti e veniva ripetuta per la terza e la quarta strofa; la seconda strofa consisteva nella musica della prima parte della prima strofa ripetuta due volte. Nello schema seguente le ripetizioni di musica con nuovo testo appaiono in minuscolo, mentre le ripetizioni esatte (di testo e musica) sono in maiuscolo:

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Adattare questa forma per includere il rondò ridotto richiederebbe un adattamento che equivale a rovesciare la forma. La forma musicale del rondeau completo aveva una forza particolare perché la triplice ripetizione della sezione “a” nella seconda e terza strofa rendeva l’eventuale ritorno della sezione “b” nella terza strofa un momento di immenso significato, il cui peso richiedeva l’equilibrio fornito dal ritornello completo finale.

I primi rondeaux noti con musica polifonica sono del poeta e compositore del XIII secolo Adam De La Halle. Questi brevi pezzi seguono già rigorosamente la forma musicale bipartita. Il poeta e compositore del XIV secolo Guillaume de Machaut scrisse meno di 30 rondeaux musicali, ma costituiscono la parte più varia e inventiva della sua opera. In parte a causa dell’ampia gamma che Machaut trovò e dimostrò nel rondeau, esso aveva, dalla metà del XV secolo, praticamente soppiantato le altre forme di canzone. Per Machaut e i suoi successori, il rondeau era una forma molto intima rispetto alle altre formes fixes, e i testi mostrano spesso lo stato d’animo di desiderio leggermente sentimentale che avrebbe caratterizzato la tradizione dell’amore cortese nelle sue fasi successive.

Nel XV secolo i compositori borgognoni Guillaume Dufay e Gilles Binchois scrissero molti rondeaux. Forse la canzone più memorabile del secolo è il rondeau “De plus en plus” (“Sempre di più”) di Binchois, mentre il più apprezzato all’epoca era l’infinitamente più delicato “Par le regart de vos beaux yeulx” (“Per uno sguardo dai tuoi begli occhi”) di Dufay. Queste canzoni rappresenterebbero l’apice della storia del rondeau se non fosse per le lunghe e belle canzoni di Hayne van Ghizeghem, scritte negli ultimi anni della supremazia dei duchi di Borgogna. La fine del XV secolo vide l’abbandono delle formes fixes medievali. Il rondeau è l’unica forma ad essere sopravvissuta per 200 anni senza alcun cambiamento significativo; era forse idealmente concepito ed equilibrato per esprimere lo spirito del suo tempo.

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