Quando nel 1798 un quacchero di Philadelphia di nome Logan andò a Parigi da solo per intraprendere un negoziato con il governo francese al fine di evitare la guerra tra Francia e Stati Uniti, la sua impresa stimolò il Congresso ad approvare un “Atto per prevenire l’usurpazione delle funzioni esecutive”,660 che, “più onorato nella violazione che nell’osservanza”, sopravvive ancora sui libri di statuto.661 L’anno successivo, John Marshall, allora membro della Camera dei Rappresentanti, difese il presidente John Adams per aver consegnato un fuggitivo dalla giustizia alla Gran Bretagna in base al 27° articolo del trattato Jay, invece di lasciare l’affare ai tribunali. Egli disse: “Il presidente è l’unico organo della nazione nelle sue relazioni esterne, e il suo unico rappresentante con le nazioni straniere. Di conseguenza, la richiesta di una nazione straniera può essere fatta solo a lui. Egli possiede l’intero potere esecutivo. Detiene e dirige la forza della nazione. Di conseguenza, ogni atto che deve essere eseguito dalla forza della nazione deve essere eseguito attraverso di lui”.662 Novantanove anni dopo, una commissione per le relazioni estere del Senato ebbe l’occasione di ribadire la dottrina di Marshall con un’elaborazione.663