STORIA DELLA CHIESA

Si deve sottolineare che i primi cristiani e tutti i popoli che vivevano a quell’epoca erano molto più in sintonia con i simboli e i significati arcani rispetto alle persone del XXI secolo. I greco-romani, cristiani e pagani, erano immersi in miti, misteri, metafore, presagi, divinazioni e allegorie. Tutto ciò che accadeva significava qualcosa e ogni cosa aveva un tripudio di significati intorno a sé. Entrare nel mondo dei simboli paleocristiani significa entrare in un mondo di significati molto ricco, profondamente intellettuale e poetico.

Uno dei simboli cristiani più interessanti e ingegnosi dell’inizio del I secolo è quello che viene chiamato il quadrato Sator o il quadrato Rotas:

Quando le parole latine di cinque lettere vengono lette in ordine orizzontale o verticale o all’indietro o in avanti o dal basso in alto o dall’alto in basso, significano: “Il seminatore, Arepo, tiene o lavora le ruote con cura”. Un’altra traduzione è: “Colui che lavora l’aratro semina il seme”. Il quadrato Sator è una combinazione di un palindromo dove le parole si leggono uguali al contrario e in avanti e, in questo caso, riga per riga sia verticalmente che orizzontalmente e un crittogramma dove tutte le parole sono scritte in una forma o ordine tale che è necessaria una chiave per capirne il senso.

Segno primitivo del pesce-Ichthus

I cristiani del I secolo erano una minoranza perseguitata costretta a identificarsi tra loro con segni e azioni segrete, le più comuni delle quali erano il segno primitivo del pesce e il versamento di un po’ di vino a terra.

Il significato ovvio del Quadrato Sator per un cristiano sarebbe stato la Parabola del Seminatore di Gesù in Matteo 13:3-9 quando ha paragonato la diffusione della parola del regno di Dio ad un contadino che semina. I cristiani erano agricoltori spirituali che spargevano i semi dell’Evangelo, la Buona Novella. Ma nascosto nel Quadrato Sator c’è un anagramma se posizionato in forma di croce. Riordinando le 25 lettere, si forma una nuova frase, estremamente amata dai cristiani attraverso i secoli:

Pater Noster (“Padre nostro”) è l’inizio del Padre Nostro in latino. Le 25 lettere disposte a croce dicono “Padre Nostro” due volte, verticalmente e orizzontalmente, con due “A” e due “O” rimaste e poste come palindromi. La “A” e la “O” sono la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco e significano “Alfa, il Principio” e “Omega, la Fine”. Gesù si è definito il Primo e l’Ultimo in Apocalisse 1:8: “Io sono l’Alfa e l’Omega… che è, che era e che verrà, l’Onnipotente”. La lettera greca Tau (pronunciata Taw) in mezzo ai due palindromi simula la croce di Cristo (T) come la disposizione delle lettere del Pater Noster. L’interpretazione di “ATO” e “OTA” sarebbe: “Cristo sulla croce, l’Alfa e l’Omega.”

Per i non iniziati il quadrato Sator può sembrare confuso, oscuro e recondito, ma è stato compreso e riprodotto da poco dopo la resurrezione di Gesù. È stato trovato a Ercolano su un pilastro del muro occidentale in una scuola di lotta e a Pompei inciso nel muro nella casa di un certo Publio Paquius Proculus. (Sopra)

Bibbia carolingia dell’822
Facciata della porta dell’Abbazia di San Pietro Ad Oratorium

Le due città furono sepolte nell’agosto del 79 d.C. quando il monte. Il Vesuvio eruttò, quindi queste primissime piazze cristiane furono incise prima di allora, forse alla fine degli anni 60 d.C. (solo circa 30 anni dopo la Resurrezione) quando la persecuzione imperiale dei cristiani cominciò sul serio. Il quadrato di Sator si trova inciso sulla facciata della porta nell’abbazia di San Pietro Ad Oratorium vicino a Capestrano, in Italia, nel 752 circa. È copiato in una Bibbia carolingia dell’822; nel 1100 era iscritto sulla muratura della Chiesa di San Lorenzo vicino all’Ardeche, in Francia e nel Mastio del Castello di Loches, in Francia.

Trovato in un muro nel Luberon, Francia

A partire dal 1200, il Quadrato cominciò a perdere il suo significato originale e si presentò come un aiuto alle donne in travaglio. Nel 1400 fu usato per spegnere gli incendi e nel 1500 il quadrato è una cura per la follia. R. P. Kirchner (1602-1680) trovò nei suoi viaggi in Africa che i cristiani etiopi invocavano il Salvatore nominando i cinque chiodi che lo bloccavano alla croce: SADOR, ALADOR, DANET, ADERA, RODAS, un’evidente corruzione delle cinque parole della piazza romana. Nel 1954 gli archeologi che scavarono un antico sito romano vicino a Budapest trovarono un Quadrato Sator su una tegola della residenza di un governatore provinciale romano del II secolo.

Trovato a Corinium-Modern Cirencester, Inghilterra

In un sito di riqualificazione a Manchester, Inghilterra nel 1978, un operaio riportò alla luce un coccio di ceramica romana del II secolo che aveva parti del Quadrato Sator. Altri esempi sono stati trovati in Portogallo, Francia e a Dura-Europos in Siria. L’apparizione molto precoce del Quadrato Sator, la sua portata geografica e i secoli di utilizzo attestano la sua popolarità e la potenza del suo messaggio, non importa quanto fosse criptato ad arte. Come per il Sator Square, nulla di ciò che è rappresentato nell’arte cristiana significa solo ciò che è rappresentato.-Sandra Sweeny Silver

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