Tetrarca, (greco: “governatore di un quarto”) nell’antichità greco-romana, il governatore di un principato; originariamente il governatore di un quarto di una regione o provincia. Il termine fu usato per la prima volta per indicare il governatore di una delle quattro tetrarchie in cui Filippo II di Macedonia divise la Tessaglia nel 342 a.C., vale a dire Thessaliotis, Hestiaeotis, Pelasgiotis e Phthiotis. (Queste potrebbero, tuttavia, aver costituito una ripresa di una divisione di origine precedente). Più tardi, il termine tetrarchia fu applicato alle quattro divisioni della Galazia (in Anatolia) prima della sua conquista da parte dei Romani (169 a.C.).
Anche più tardi, “tetrarca” divenne familiare come titolo di alcuni governanti ellenizzati di piccole dinastie in Siria e Palestina, ai quali i Romani permisero una certa sovranità indipendente. In questo uso perse il suo senso preciso originale e significava solo il sovrano di un regno diviso o di un distretto troppo piccolo per giustificare un titolo più alto. Dopo la morte di Erode il Grande (4 a.C.), il suo regno fu diviso tra i suoi tre figli: la parte principale, comprendente la Giudea, la Samaria e l’Idumea, andò ad Archelao, con il titolo di etnarca; Filippo ricevette il nord-est del regno e fu chiamato tetrarca; la Galilea fu data ad Erode Antipa, anche lui chiamato tetrarca. Queste tre sovranità furono riunite sotto Erode Agrippa dal 41 al 44.
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