Trattati di Utrecht, detti anche Pace di Utrecht, (aprile 1713-settembre 1714), una serie di trattati tra la Francia e altre potenze europee (11 aprile 1713 a sett. 7, 1714) e un’altra serie tra la Spagna e altre potenze (dal 13 luglio 1713 al 26 giugno 1714), concludendo la guerra di successione spagnola (1701-14).
La Francia concluse trattati di pace a Utrecht con la Gran Bretagna, la repubblica olandese, la Prussia, il Portogallo e la Savoia. Con il trattato con la Gran Bretagna (11 aprile), la Francia riconosce la regina Anna come sovrana britannica e si impegna a non sostenere più Giacomo Edoardo, il figlio del deposto re Giacomo II. La Francia cedette Terranova, la Nuova Scozia, il territorio della Baia di Hudson e l’isola di St. Kitts alla Gran Bretagna e promise di demolire le fortificazioni di Dunkerque, che erano state usate come base per gli attacchi alla navigazione inglese e olandese. Nel trattato con gli olandesi, la Francia accettò che le Province Unite annettessero parte della Gheldria e che mantenessero alcune fortezze di sbarramento nei Paesi Bassi spagnoli. Nel trattato con la Prussia, la Francia riconobbe il titolo reale di Federico I (rivendicato nel 1701) e riconobbe la sua rivendicazione su Neuchâtel (nell’attuale Svizzera) e sulla Gheldria sud-orientale. In cambio la Francia ricevette il principato di Orange dalla Prussia. Nel trattato con la Savoia, la Francia riconobbe Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, come re di Sicilia e che avrebbe dovuto governare la Sicilia e Nizza. Il trattato con il Portogallo riconosce la sua sovranità su entrambe le rive del Rio delle Amazzoni. La colonia francese della Guiana in Sud America fu limitata nelle dimensioni.
I trattati di pace che coinvolgevano la Spagna richiesero più tempo. Il trattato della Spagna con la Gran Bretagna (13 luglio) diede Gibilterra e Minorca alla Gran Bretagna. Il trattato fu preceduto dall’accordo asiento, con il quale la Spagna diede alla Gran Bretagna il diritto esclusivo di fornire le colonie spagnole di schiavi africani per i successivi 30 anni. Il 13 agosto 1713, il trattato spagnolo con la Savoia fu concluso, cedendo il precedente possesso spagnolo della Sicilia a Vittorio Amedeo II come sua parte del bottino di guerra. In cambio egli rinunciò alle sue pretese sul trono spagnolo. La pace tra la Spagna e gli olandesi fu ritardata fino al 26 giugno 1714, e quella tra Spagna e Portogallo fino al Trattato di Madrid (febbraio 1715).
L’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo VI, in quella che è considerata la fine della guerra di successione spagnola, concluse la pace con la Francia nei trattati di Rastatt e Baden (6 marzo 1714 e 7 settembre 1714; vedi Rastatt e Baden, trattati di). La pace tra l’imperatore e la Spagna non fu conclusa fino al Trattato dell’Aia (febbraio 1720).
La questione della successione spagnola fu finalmente risolta a favore del Borbone Filippo V, nipote del francese Luigi XIV. La Gran Bretagna ricevette la maggior parte del bottino coloniale e commerciale e prese la posizione di leader nel commercio mondiale. Nella politica internazionale l’accordo di Utrecht stabilì un modello per i successivi 20 anni.