Vita successiva

Dopo il successo della posa del cavo transatlantico, Thomson divenne socio di due società di consulenza ingegneristica, che giocarono un ruolo importante nella progettazione e costruzione di cavi sottomarini durante l’epoca di frenetica espansione che portò a una rete globale di comunicazione telegrafica. Thomson divenne un uomo ricco che poteva permettersi uno yacht da 126 tonnellate e una tenuta baronale.

Thomson, William, Barone Kelvin

William Thomson, Barone Kelvin, 1869.

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Gli interessi di Thomson nella scienza includevano non solo l’elettricità, il magnetismo, la termodinamica e l’idrodinamica, ma anche questioni geofisiche sulle maree, la forma della Terra, l’elettricità atmosferica, gli studi termici della terra, la rotazione terrestre e il geomagnetismo. Entrò anche nella controversia sulla teoria dell’evoluzione di Charles Darwin. Thomson si oppose a Darwin, rimanendo “dalla parte degli angeli”.

Thomson, William, Barone Kelvin

William Thomson, Barone Kelvin, con il suo compasso, 1902.

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Thomson sfidò le opinioni sui cambiamenti geologici e biologici dei primi uniformitari, compreso Darwin, che sostenevano che la Terra e la sua vita si erano evoluti in un numero incalcolabile di anni, durante i quali le forze della natura avevano sempre operato come al presente. Sulla base della teoria termodinamica e degli studi di Fourier, Thomson nel 1862 stimò che più di un milione di anni fa il calore del Sole e la temperatura della Terra dovevano essere notevolmente maggiori e che queste condizioni avevano prodotto violente tempeste e inondazioni e un tipo di vegetazione completamente diverso. Le sue opinioni, pubblicate nel 1868, fecero particolarmente arrabbiare i sostenitori di Darwin. Thomas Henry Huxley rispose a Thomson nel discorso per l’anniversario del 1869 del presidente della Società Geologica di Londra. Le speculazioni di Thomson sull’età della Terra e del Sole erano imprecise, ma riuscì a far valere la sua tesi che la teoria biologica e geologica doveva conformarsi alle teorie consolidate della fisica.

In una serie di conferenze del 1884 alla Johns Hopkins University sullo stato della conoscenza scientifica, Thomson si interrogò ad alta voce sui fallimenti della teoria delle onde della luce per spiegare certi fenomeni. Il suo interesse per il mare, risvegliato a bordo del suo yacht, il Lalla Rookh, si tradusse in una serie di brevetti: una bussola che fu adottata dall’Ammiragliato britannico; una forma di computer analogico per misurare le maree in un porto e per calcolare le tabelle delle maree per qualsiasi ora, passata o futura; e apparecchiature di scandaglio. Fondò un’azienda per produrre questi articoli e una serie di dispositivi di misurazione elettrici. Come suo padre, pubblicò un libro di testo, Treatise on Natural Philosophy (1867), un’opera sulla fisica coautrice con Tait che contribuì a formare il pensiero di una generazione di fisici.

Si dice che Thomson avesse diritto a più lettere dopo il suo nome di qualsiasi altro uomo nel Commonwealth. Ha ricevuto lauree honoris causa dalle università di tutto il mondo ed è stato lodato dalle società di ingegneria e dalle organizzazioni scientifiche. Fu eletto membro della Royal Society nel 1851 e ne fu presidente dal 1890 al 1895. Pubblicò più di 600 articoli e gli furono concessi decine di brevetti. Morì nella sua tenuta in Scozia e fu sepolto nell’Abbazia di Westminster, Londra.

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