Sawyer

Parlando di Mark Twain, Becky Thatcher è la sua creazione dalle pagine de Le avventure di Tom Sawyer, pubblicate nel 1876. È la figlia del ricco giudice Thatcher, una piccola aristocratica agli occhi di Tom, che se ne innamora a prima vista. È una ragazzina incantevole con lunghi capelli biondi e opinioni ben definite. Tom vince il suo cuore per sempre quando si prende la colpa per un misfatto che lei ha commesso, e subisce una frustata per questo. Il personaggio di Becky Thatcher era basato su una vera bambina che Samuel Clemens frequentava la scuola di Hannibal, Missouri – Laura Hawkins. (Quando l’umorista divenne famoso, almeno venticinque donne affermarono di essere state il modello di Becky, ma Clemens chiamò Miss Hawkins.)
Tom Sawyer è il giovane eroe del classico di Mark Twain del 1876, Le avventure di Tom Sawyer, e uno dei personaggi più amati della letteratura americana. Dalle guance rosee, scalzo e malizioso, incarna la fanciullezza in un altro tempo, un altro luogo. Ci ispira nostalgia per un’epoca che non abbiamo mai conosciuto; ci fa sentire come se l’avessimo conosciuta. Le sue avventure includono la famosa imbiancatura del recinto, la fuga dalla caverna di McDougal, il suo corteggiamento di Becky Thatcher, l’apparizione al suo stesso “funerale”, l’omicidio nel cimitero e la fuga e la scomparsa di Injun Joe. Più importante dei racconti episodici delle sue imprese, tuttavia, è l’evoluzione di un giovane ragazzo in un giovane uomo in divenire. Possiamo vedere che sarà il tipo di giovane uomo che onorerà il codice morale insegnato da zia Polly, e che allo stesso tempo manterrà una vivace mente interrogativa sulla veridicità di alcuni degli standard operativi della società. La prossima cosa più importante di Tom Sawyer è che ci introduce a Huck Finn.
Joe Harper è “l’amico del cuore” di Tom Sawyer nel classico di Mark Twain del 1876, Le avventure di Tom Sawyer. Joe è un tipico ragazzo del Sud rurale del 1840. Lui e Tom condividono un obiettivo comune: vivere delle avventure, e ci riescono benissimo. Sentendosi sottovalutati e oppressi dal lavoro, i ragazzi scappano (con Huck Finn) per diventare pirati su un’isola vicina. Il loro divertimento illegale consiste nel nuotare, fare rafting, pescare ed esplorare. Con le loro famiglie addolorate che si preparano al loro funerale, Joe e i ragazzi tornano a casa con grande gioia. Il background familiare di Joe Harper sembra essere un po’ più convenzionale di quello di Tom (e certamente di quello di Huck!), e Joe alla fine sfuma sullo sfondo del racconto, mentre Huck assume un ruolo più attivo. Twain ha riconosciuto che Joe Harper era basato su un suo compagno di scuola, John Briggs, e gli viene affettuosamente dato il soprannome di “Terrore dei mari” da un affezionato Twain.

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