Juan Seguín

Juan Seguín, per esteso Juan Nepomuceno Seguín, (nato il 27 ottobre 1806, Bexar, Nuova Spagna – morto il 27 agosto 1890, Nuevo Laredo, Messico), rivoluzionario e politico tejano (texano di origine ispanica) che contribuì a stabilire l’indipendenza del Texas.

Dopo che il Messico ottenne l’indipendenza dalla Spagna nel 1821, Stephen Austin – amico del padre di Seguín – ricevette l’approvazione messicana per fondare insediamenti di persone di lingua inglese nel territorio messicano del Texas. Seguín e suo padre, convinti che i disordini ispano-messicani e l’interferenza del governo messicano stessero contribuendo allo sconvolgimento economico del Texas, si schierarono con Austin nella sua successiva ricerca di autonomia per la regione. Seguín divenne attivo nella politica locale, fu eletto consigliere a San Antonio nel 1829 e divenne sindaco della città nel 1833. Le tensioni politiche si intensificarono tra il governo messicano e gli anglos (coloni americani di origine europea o immigrati europei) e i tejanos in Texas, ed entrambi i gruppi si opposero al duro regime del presidente messicano Antonio López de Santa Anna.

Per sedare la conseguente ribellione in Texas, Santa Anna e le sue truppe entrarono nel territorio e successivamente assediarono l’Alamo, una missione-forte a San Antonio, nel febbraio 1836. Seguín era ad Alamo quando iniziò l’assedio, ma fu inviato con una lettera a Sam Houston, il comandante in capo dell’esercito dei coloni anglo, chiedendo rinforzi. Era quindi assente quando quasi tutti quelli all’interno dell’Alamo furono uccisi dalle forze messicane il 6 marzo 1836. Il mese successivo Seguín e le sue truppe tejano combatterono a fianco degli anglosassoni nella battaglia di San Jacinto, che si concluse con la sconfitta e la cattura di Santa Anna e l’indipendenza del Texas.

Nel 1837 Seguín divenne il primo tejano a servire nel Senato della Repubblica del Texas, posizione che mantenne fino al 1840, quando fu rieletto sindaco di San Antonio. A quel tempo le tensioni erano aumentate tra i Tejanos e il numero sempre crescente di Anglos che si stavano stabilendo in Texas. Molti anglos non si fidavano dei Tejanos – o semplicemente desideravano la loro terra – e cercavano di rimuoverli dal territorio del Texas. Seguín fu infine accusato di aver aiutato il governo messicano nel tentativo di riconquistare il Texas, e fu costretto a fuggire con la sua famiglia in Messico nel 1842. Considerato un traditore dal governo messicano per il suo ruolo nella conquista dell’indipendenza del Texas, Seguín poté scegliere tra un lungo periodo in prigione e il servizio nell’esercito messicano. Scelse quest’ultima, e combatté contro gli Stati Uniti nella guerra messicano-americana (1846-48).

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Seguín tornò in Texas dopo la guerra e divenne un allevatore; poco dopo fu eletto giudice di pace locale. Visse in Texas fino al 1867, quando il persistente risentimento americano costrinse a trasferirsi definitivamente in Messico, dove rimase fino alla sua morte. La città di Seguín, situata appena fuori San Antonio, è chiamata così in suo onore.

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