L’HIPAA Privacy Rule permette a un medico di discutere dello stato di salute di un paziente, del trattamento o degli accordi di pagamento con la famiglia e gli amici del paziente?

Risposta:

Sì. L’HIPAA Privacy Rule al 45 CFR 164.510(b) permette specificamente alle entità coperte di condividere le informazioni che sono direttamente pertinenti al coinvolgimento di un coniuge, membri della famiglia, amici, o altre persone identificate da un paziente, nella cura del paziente o nel pagamento delle cure sanitarie. Se il paziente è presente, o è altrimenti disponibile prima della divulgazione, e ha la capacità di prendere decisioni sull’assistenza sanitaria, l’entità coperta può discutere queste informazioni con la famiglia e queste altre persone se il paziente è d’accordo o, quando gli viene data l’opportunità, non si oppone. L’entità coperta può anche condividere le informazioni rilevanti con la famiglia e queste altre persone se può ragionevolmente dedurre, sulla base del giudizio professionale, che il paziente non si oppone. In queste circostanze, per esempio:

  • Un medico può dare informazioni sulle limitazioni di mobilità di un paziente a un amico che accompagna il paziente a casa dall’ospedale.
  • Un ospedale può discutere le opzioni di pagamento di un paziente con sua figlia adulta.
  • Un medico può istruire la compagna di stanza di un paziente sul corretto dosaggio delle medicine quando viene a prendere il suo amico in ospedale.
  • Un medico può discutere il trattamento di un paziente con il paziente in presenza di un amico quando il paziente porta l’amico ad un appuntamento medico e chiede se l’amico può entrare nella stanza del trattamento.

Anche quando il paziente non è presente o è impraticabile a causa di circostanze di emergenza o dell’incapacità del paziente per l’entità coperta di chiedere al paziente di discutere la sua cura o il pagamento con un membro della famiglia o un’altra persona, un’entità coperta può condividere queste informazioni con la persona quando, nell’esercizio del giudizio professionale, determina che farlo sarebbe nel migliore interesse del paziente. Vedi 45 CFR 164.510(b). Così, per esempio:

  • Un chirurgo può, se coerente con tale giudizio professionale, informare la moglie di un paziente, che ha accompagnato il marito al pronto soccorso, che il paziente ha subito un attacco di cuore e fornire aggiornamenti periodici sui progressi del paziente e la prognosi.
  • Un medico può, se coerente con tale giudizio professionale, discutere le condizioni di un paziente incapace con un familiare al telefono.

Inoltre, la Regola sulla Privacy permette espressamente a un ente coperto di usare il giudizio professionale e l’esperienza nella pratica comune per fare deduzioni ragionevoli sui migliori interessi del paziente nel permettere a un’altra persona di agire per conto del paziente per ritirare una prescrizione compilata, forniture mediche, radiografie o altre forme simili di informazioni sanitarie protette. Per esempio, quando una persona si presenta in una farmacia chiedendo di ritirare una prescrizione per conto di una persona che identifica per nome, un farmacista, sulla base del giudizio professionale e dell’esperienza nella pratica comune, può permettere alla persona di farlo.

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